sabato 5 agosto 2017

Pier Marco Gallo ci racconta la sua Sezzadio con dedica a Massimo Giacobbe

Oggi pomeriggio ho fatto visita a Massimo Giacobbe che se ancora non ricorda quanto successo è tornato il Massimo che tutti conosciamo.
L'ho salutato portando il saluto di tutti voi, ma soprattutto sono uscito più sereno di quando ero entrato. Buona guarigione e anche Pier Marco Gallo gli dedica il suo pezzo

IL POST per Massimo



IL CHICCO DI S.GIUSTINA VA A MASSIMO GIACOBBE

Mi sento in dovere, anzi quasi in obbligo, di raccontare qualcosa della mia gara di ieri sera 4 Agosto, per me e per l’amico Massimo Giacobbe che con la sua caduta in gara ha messo tutti noi podisti in grande apprensione giacchè se si eclissa la memoria, anche solo quella recentissima, non c’è troppo da pensarci sopra, bisogna chiedere aiuto. Tornando alla gara ed alla sua “location” come oggi a proposito e non si usa dire, credo che il lago di Santa Giustina a Sezzadio sia uno dei luoghi più belli e sconosciuti vicino a casa nostra, acquesi, ovadesi  ed alessandrini. Diciamo della gara. Partenza alle 20 con caldo neppure troppo soffocante dopo l’attraversamento del lago su di una passerella assai “mobile e da mal di mare” per chi ne soffre. Dopo qualche centinaio di metri passaggio forzato su una breve passerella in ferro. Tutti in fila e vantaggio per chi è partito in testa.  Sapendo delle categorie di 10 anni non parto prendendomi la pelle, anzi sono quasi in fondo al gruppone  e piano piano inizio a superare qualcuno. Vedo il cartello del 1° km. 4’51” non male considerando tutti gli intoppi. Poco dopo mi affianco a Massimo Giacobbe che per qualche centinaio di metri mi resta vicino poi si stacca. Sono con Adriano Asti della Solvay. Abbiamo fatto insieme qualche gara, ma oggi mi sembra vada meglio di me e verso il 2° km fatto a 4’46” inizia a staccarmi. Il percorso è alternato tra sterrato ampio e sentiero che ci mette  in fila. Trovo anche qualche “maligna “ traccia delle gomme dei trattori che “stampate” nel fango sono diventate come roccia. Bisogna fare attenzione. Verso il 3° km  (4’58”) resto in pratica da solo quelli davanti sono troppo distanti e quelli dietro la Maria Montanarella e l’amico Angelo Perrera si sono distanziati. Ora il  percorso diventa più agevole, ma il caldo, la fatica unita  alla disabitudine alle gare, l’ultima risale a fine giugno con la Stra Dolcetto, iniziano a presentare il conto. Faccio il 4° km  ancora bene a 4’45”  superando ancora qualcuno. Poi mi trovo nell’ampio prato che quasi intimorisce per la sua vastità. Ormai è quasi fatta, ma sono sempre da solo e la cosa comincia a pesare. Vedo il cartello del 5° km che chiudo a 4’55” pensando che ormai mancano 500 metri. All’improvviso dal bosco sbuco nuovamente sul prato, ma dalla parte opposta. In lontananza sul quasi verde del prato si staglia il blu dell’arco di arrivo che sembra non avvicinarsi mai. Ma poi, finalmente ci arrivo sotto stanco e sudatissimo come tutti. Gli ultimi 500 metri li faccio a 4’54” senza volata e senza voler strafare. Sono contento della mia gara, anzi del mio spogliarmi delle vesti di Giudice per vestire quelle decisamente meno impegnative del podista. Scopro che ho fatto 51° su quasi un centinaio, non male. Oggi pomeriggio 5 Agosto altre alle buone notizie su Massimo che sono le più importanti vedo dalla classifica che ho fatto 5° dei 10 anni e 1° degli SM65, anche se onestamente i migliori di categoria erano assenti, ma chi non c’è….ciao a tutti ed un “in bocca al lupo” a Massimo che presto tornerà a fotografarmi con il cellulare il foglio delle premiazioni. Lo aspetto!!! Dimenticavo ho chiuso in 27’13”, ma poco importa…

Pier Marco Gallo

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