martedì 31 marzo 2020

Una nuova circolare del Viminale chiarisce cosa si intenda per attività motoria. Sì al Jogging, si alle uscite dei bambini


AGGIORNAMENTO ORE 21.45

Il Viminale (Ministero dell'Interno) in un tweet specifica ulteriormente che è consentita l'attività sportiva, jogging e l'attività motoria, camminata nei pressi della propria abitazione.



PRECISAZIONE del CHIARIMENTO:
Il Viminale ha poi successivamente comunicato una precisazione: il jogging continua a essere ammesso, ma la possibilità di uscire con il bambino non deve essere considerata come attività sportiva, ossia jogging. (Fonte: La Stampa)

LA NOTA DEL VIMINALE UFFICIALE

Nel ricordare che non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto e accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, la circolare evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa soltanto come equivalente all’attività sportiva (jogging).

Nella bozza circolata in precedenza non era indicata la parola "soltanto" che così inserita cambia il senso della frase

IL PEZZO DELLE 19:00

Una nuova circolare inviata dal Viminale ai Prefetti per chiarimenti sui divieti di assembramento e spostamenti specifica cosa si intenda per attività motoria.
In particolare si fa riferimento alle uscite con i bambini, una questione che era emersa con forza con la richiesta di diverse associazioni di pensare anche a loro dopo tante settimane di quarantena forzata.

La circolare chiarisce che le passeggiate con i propri figli minori sono consentite con un solo genitore purchè in prossimità della propria abitazione.

Le passeggiate con i propri bambini rientrano nelle attività motorie all'aperto consentite, viene inoltre specificato che l'attività motoria non va intesa soltanto come equivalente all'attività sportiva (jogging).

Quindi contrariamente a ciò che si pensava correre nei pressi della propria abitazione non è consentito.

Nella stessa circolare si fa anche riferimento alle strutture che accolgono più persone, tipo case famiglia o centri di accoglienza in questo caso non si può applicare alla lettera il divieto di assembramento essendo in presenza di una comunità, ma chi arriva dall'esterno è tenuto al rispetto della distanza e all'uso di dispositivi di protezione, guanti e mascherine.




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