lunedì 2 marzo 2020

Luis Sepùlveda ricoverato per una polmonite e positivo al Coronavirus.

La prima notizia di un personaggio conosciuto colpito dal Coronavirus è rimbalzata ieri in tutto il mondo.
Il suo nome Luis Sepùlveda. Un autore a cui sono particolarmente legato per una serie di motivi e gioco forza anche per chi non è appassionato della sua vena letteraria non può non esserci inciampato grazie alla Gabbianella e il gatto che ha avuto  un'appendice cinematografica anche in Italia.

Sepùlveda incarna la sfida di un intellettuale ad un regime dittatoriale, quello di Pinochet degli anni 70, l'impegno sociale vero quello che porta all'esilio forzato per evitare di diventare uno di quelli di plaza de mayo. Non tutti hanno avuto la fortuna di trovare rifugio all'estero, chi ci è riuscito ha "cantato" la sua lotta nelle molteplici espressioni che l'arte ha nel dna.  I suoi libri letti e vissuti a cavallo tra gli anni 90 e 2000, insieme a dire il vero ad altri scrittori sud americani, hanno avuto la duplice forza di raccontare un territorio duro, selvaggio e ricco di storia come la Patagonia, in particolare quella cilena e al tempo stesso di vivere ex post un momento buio per la storia della sua gente, quella che ha avuto inizio l'11 settembre 1973 (un altro 11 settembre tristemente storico) con l'uccisione del Presidente Allende.

La sua arte mi ha condizionato al punto da voler vedere con i miei occhi i luoghi da lui raccontati ed è così che un viaggio (straordinario) nel 2002 è stato proprio nella Patagonia cilena.

L'attualità racconta che lo scrittore cileno di ritorno da una rassegna letteraria in Portogallo ha iniziato ad accusare i primi sintomi ad inizio della settimana scorsa. Gli accertamenti avvenuti in Spagna a Gijon dove vive con la moglie hanno accertato che il malessere era causato da una polmonite acuta e che lo stesso e la moglie erano positivi al Coronavirus.

Attualmente Sepùlveda è ricoverato presso il Central University Hospital of Asturias.


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