venerdì 13 marzo 2020

L'attività motoria è consentita. Ora e sempre: siate lucidi e responsabili!

Le giornate, dopo il lavoro, scorrono tra un film su uno dei tanti portali, una lettura e l'attività fisica "at home". Ecco l'attività motoria all'aperto è stata ieri oggi di grande attenzione per il popolo dei podisti con una contrapposizione netta oltre che a una latente confusione.


I runner si dividono in due categorie nette. Quelle che non vogliono perdere il loro momento ludico, se vogliamo salvifico per la consueta dose di serotonina e quelli che "basta, ma non siete capaci a star fermi 15 giorni"? Non c'è una sfumature di colore fra i due schieramenti e immagino già i commenti sui social network tra chi leggerà perchè interessato perchè è del primo schieramento e chi disinteressato e criticherà a prescindere questo post per (secondo il pensiero dell'altra parte) presa posizione e per l'inutilità della trattazione dell'argomento.

La confusione invece è stata ingenerata, non tanto, dai due DPCM usciti a distanza di due giorni, ma dalle interpretazioni date nelle ore suguenti al decreto dell'11 marzo e dalle dichiarazioni successive. I giornali stessi ieri mattina erano su linee differenti. Il Corriere della Sera addirittura scriveva che era vietato (nel corso della mattinata veniva corretto il tiro), altri formulavano un pensiero dubitativo.

A dirimere ogni dubbio è arrivato prima un video sulla pagina FB della Polizia di Stato a mezzogiorno, poi una nota dal Ministero dell'Interno e a stretto giro di posta anche una Infografica ancora dalla pagina FB della Polizia di Stato. Sì, si può fare attività sportiva all'aperto con le indicazioni previste dal DPCM del 9 marzo:

Per quanto riguarda le situazioni di necessità, si specifica che gli
spostamenti sono consentiti per comprovate esigenze primarie non rinviabili, come ad
esempio per l'approvvigionamento alimentare, o per la gestione quotidiana degli animali
domestici, o svolgere attività sportiva e motoria all'aperto, rispettando la distanza
interpersonale di almeno un metro.

INDICAZIONI MINISTERO DELL'INTERNO

Ora, resta la coscienza di ognuno. Vediamo in tv nei telegiornali parchi affollati e questo non deve succedere, il vivere in campagna o lontano dai centri abitati in questo momento storico è certamente un punto a favore per star lontano da tutto e da tutti. A voi il compito di essere lucidi e responsabili (il leitmotiv di questi giorni) e sapere cos'è corretto e cosa no.








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