venerdì 21 febbraio 2020

Il Coronavirus arriva in Italia. Grave un podista lombardo che avrebbe corso la Mezza delle Due Perle e a Sant'Angelo Lodigiano

Il Coronavirus arriva a piè pari nel mondo del podismo.
Questa mattina La Repubblica racconta il primo caso in Italia; inizia a serpeggiare la paura perchè finchè la questione è geograficamente distante il "non ci riguarda" è un pensiero conscio/inconscio trasversale.

L'arrivo in Europa la settimana scorsa del primo caso, ha forse messo in allarme qualcuno, ma senza esitazione e timore di smentita il caso italiano crea apprensione e riguarda tra l'altro proprio (anche) il microcosmo del podismo.

La notizia rimbalza sui giornali, nei tg, nelle chat di whatsapp. Un uomo, residente a Codogno, di 38 anni che lavora all'Unilever di Casalpusterlengo è ricoverato in gravi condizioni presso l'ospedale di Codogno. Diagnosi: Coronavirus. La struttura non è più ricettiva, le ambulanze dirottate in altri pronto soccorso, all'interno il personale è con le mascherine, fuori assiepati uno stuolo di giornalisti pronti ad afferrare ogni piccola notizia anche frammentaria.


Foto di copertina: La Repubblica

La ricostruzione del giornale fondato da Scalfari è abbastanza precisa, pur non sapendo il nome dell'uomo si sa che il contagio sarebbe avvenuto tramite un collega di lavoro tornato dalla Cina che però non si sarebbe ammalato e avrebbe avuto solo avuto una febbre senza conseguenze nei giorni scorsi.

L'uomo ammalatosi invece è un runner del GP Codogno '82 e avrebbe nell'ultimo periodo partecipato alla Mezza delle Due Perle di Santa Margherita Ligure e alla podistica di Sant'Angelo Lodigiano. La vita però dell'uomo è fatta di molteplici attività e con lui sarebbero venute a contatto un numero importante di persone, sia per lavoro che per gli impegni hobbistici. Ad ora risulta positiva al tampone del Coronavirus la moglie che peraltro è incinta all'8° mese e altri 12 persone.

Come dicono quelli che se ne intendono "Non c'è motivo di creare allarmismi anche se l'attenzione è alta".

Di sottofondo mentre scrivo Rai News 24 racconta di 9 comuni isolati nel lodigiano, 14 ammalati in Lombardia (dichiarazione del Ministro Speranza), 150 persone a tampone e i 160 dipendenti della Unilever di Codogno in attesa del responso dei controlli. La Regione Lombardia è in piena attività e dalla pagina FB ci sono i video delle varie conferenze stampa che si sono susseguite in queste ore: No allarmismi, ma restate in casa, riferito ovviamente a quelle aree interessate dal contagio. Il Ministro della Salute Roberto Speranza dichiara, sempre in quelle aree la sospensione di qualsiasi evento ed attività (lavorative, ludico sportive, scolastiche) ad esclusione di quelle di pubblica utilità. Il tutto per circoscrivere il più possibile la situazione ed evitare che il virus possa propagarsi.

Come si intuisce il lavoro è d'equipe su più fronti. Quello medico sanitario, politico e di comunicazione perchè per far fronte ad una situazione d'emergenza l'ordinativo è: massima cooperazione e interazione fra tutti coloro che hanno l'onere di lavorare per raggiungere l'obiettivo di mantenere la sanità pubblica oltre che creare le basi per evitare il panico fra i cittadini.

IMPORTANTE:



Il negozio per i Podisti e non solo!




Nessun commento:

Posta un commento