mercoledì 14 agosto 2019

Il 14 agosto non è più un giorno qualsiasi. Il 14 agosto delle 43 vittime del Ponte Morandi

Ore 11.34, forse 11.35. Dio pluvio è nero; scarica la sua rabbia su Genova. Il cielo è scuro, la pioggia è battente, il vento soffia sull'ira delle forze della natura.
Nulla di particolarmente diverso da altre giornate di clima avverso, nulla che lasci presagire che il 14 agosto diventi improvvisamente qualcosa di diverso per Genova, per i genovesi e per i milioni di italiani che verranno colpiti emotivamente da quello che sarebbe capitato da lì a poco.

43 persone si trovano quasi sul ponte Morandi o su Brooklyn come lo chiamano quelli del posto. La direzione è diversa e non si parla di destinazione ma di motivazione per cui ci si trova a Genova, a pochi secondi-minuti dal Ponte. Il Ponte Morandi.

Immagino...

Si chiacchiera tra chi è in viaggio in gruppo, la vacanza, siamo al 14 di agosto. Le ferie estive, la meritata vacanza, il pensiero alla meta dove si spera che il clima sia migliore in quel momento. C'è chi dorme, mentre qualcun'altro guida concentrato sulla strada. Piove forte e non c'è tempo per troppe amenità. Chi è solo pensa. Ragiona, magari ad alta voce su quello che sta per fare, su quello che dovrà compiere al lavoro, ma anche il pensiero al pranzo, il rientro veloce a casa per il break di metà giornata o chissà ad un impegno serale piacevole, rilassante. Siamo al 14 di agosto e una sagra può essere l'incontro fra gli amici di sempre.

C'è anche chi passa quasi annoiato. Il viaggio in macchina è solo uno spostamento da un luogo ad un altro, di quelli che si ripetono nella quotidianità. Il Ponte Morandi quasi un amico, ogni giorno il saluto al mattino e la buona sera per il ritorno a fine giornata.



Ho scritto in 2' le parole fino a qui da voi lette e all'improvviso tutto è diventato nero. Sono le ore 11:36, risuona la voce del primo video "Oh mio dio, oh mio dio". La polvere, il rumore che non è sordo nè cupo come ci si aspetterebbe da una una struttura che cede su se stessa. E' il ponte Morandi che cade, crolla e con esso gli amici in vacanza, le famiglie, i lavoratori. I 43 che in un momento preciso, le 11:36 del 14 agosto 2018 hanno visto spezzate le loro vite, i loro pensieri, tutto ciò che alle 11:34, 11:35 era realtà.

Buio.

E' tutto buio. Il Ponte che ha un senso figurato importante diventa improvvisamente in quel 14 agosto, un pensiero fosco; l'incredulità delle immagini, il senso ovattato come abbiamo provato tutti poche volte nella vita guardando la tv con le notizie di fatti eccezionali. Forse solo l'attacco alle Torri Gemelle ha causato uno stato d'animo simile, solo che il Ponte Morandi è a Genova ed è il ponte di tutti, sì perchè tutti prima o poi siamo passati di lì, tanto era un punto cruciale e di passaggio.

Buio.

Quel buio resta a distanza di un anno che lo si voglia o meno. Si reagisce alle avversità, ma una disgrazia come quella lascia una macchia nera indelebile nello scorrere dei pensieri, un bug che impedisce una espressione serena. Un anno dopo l'unica cosa da fare e ricordare le 43 vittime, nome per nome:

(L'elenco da un articolo di Primo Canale)

LE VITTIME:

Cristian Cecala, la moglie Dawna e la figlia Kristal, di 9 anni, di Oleggio (Novara).

Mirko Vicini, 30 anni, di Genova, operaio Amiu.

Marian Rosca, camionista romeno di 36 anni.

Anatoli Malai, di 44 anni.

Andrea Vittone 50 anni, la moglie Claudia Possetti, nata a Pinerolo, 48 anni, i figli della donna Manuele e Camilla di 16 e 12 anni.

Un'altra famiglia sterminata da ponte Morandi è quella dei Robbiano che vivevano a Campomorone (Genova): il padre Roberto, 44 anni, nato a Genova, la madre Ersilia Piccinino, 41 anni, nata a Fersale (Catanzaro), il figlio Samuele, 8 anni.

Andrea Cerulli, 48 anni, di Genova;

Elisa Bozzo, 34 anni, nata a Genova e residente a Busalla (Genova);

Francesco Bello, 42 anni, di Serrà Riccò (Genova);

Alberto Fanfani, 32 anni, nato a Firenze, fidanzato con Marta Danisi, 29 anni, nata a Sant'Agata di Militello (Messina);

Stella Boccia, 24 anni, nata a Napoli e residente a Civitella Val di Chiana e il fidanzato Carlos Jesus Erazo Truji, 27 anni peruviano.

Poi ci sono i quattro amici di Torre del Greco (Napoli): Giovanni Battiloro 29 anni, Antonio Stanzione, 29 anni, Gerardo Esposito, 27 anni e Matteo Bertonati, 27 anni.

Giorgio Donaggio, 57 anni, nato a Genova e residente a Toirano (Savona);

Alessandro Campora, 55 anni, nato a Genova,

Giovanna Bottaro, 43 anni, di Novi Ligure (Alessandria),

Vincenzo Licata, 58 anni, nato a Grotte (Agrigento),

Luigi Matti Altadonna, 35 anni, nata a Genova,

Angela Zerilli, 58 anni, nata a Corsico (Milano),

Gennaro Sarnataro, 43 anni, nato a Volla (Napoli), Alessandro Robotti, 50 anni, nato a Alessandria,

Bruno Casagrande, 57 anni, nato a Antonimina (Reggio Calabria) residente a Genova, collega di Mirko Vicini in Amiu.

Le vittime francesi:
Axelle Place 20 anni,
Nathan Gusman 20 anni,
Melissa Artus 22 anni,
William Pouza 22 anni.

... quelle cilene:
Juan Ruben Figueroa Carrasco 59 anni residente a Genova,
Leyla Nora Rivera Castillo 48 anni,
Juan Carlos Pastenes 64 anni.

... quelle albanesi:
Admir Bokrina 32 anni,
Marius Djerri 22 anni.

il colombiano: Henry Diaz Henao, 38 anni.





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