lunedì 19 agosto 2019

Cristophe Lemaitre vittima di bullismo. La corsa per superare le prese in giro dei compagni

Cristophe Lemaitre è stato il primo atleta non di colore a scendere sotto i 10".

Un atleta vincente, un simbolo per il suo Paese,il suo profilo ufficiale di instagram registra 59mila followers,  chi immaginerebbe che da ragazzo sia stato vittima di bullismo?

Eppure è stato così.
Lo sprinter francese è stato vittima di bullismo psicologico durante tutti gli anni delle scuole medie o meglio durante il collège che in Francia dura 4 anni.
Prese in giro continue da parte di altri ragazzini, i motivi sono stupidi come spesso accade in casi del genere, basta un piccolo difetto fisico come le mani troppo grosse o un problema di balbuzie per scatenare la cattiveria dei compagni.

Semplici pretesti per sentirsi migliori prendendo di mira il compagno più debole o più timido.
Cristophe non ha mai parlato con nessuno, nemmeno con i suoi genitori del problema per non farli preoccupare e per non dare l'immagine di una persona debole.

Sbagliando dirà lui stesso durante una campagna antibullismo promossa dal Ministero dell'istruzione francese.
Bisogna rompere la legge del silenzio per far cambiare le cose. I professori spesso non si accorgono di ciò che succede nelle classi e se nessuno parla i bulli si sentono forti e legittimati ad agire.

Cristophe aveva trovato la sua via di fuga nell'atletica. Correva e cercava di correre sempre più forte anche per avere il consenso dei suoi compagni.
Forse non era la strada più giusta, ma grazie allo sport è riuscito a superare i suoi problemi e a conquistare quella sicurezza in se stesso che a 13/14 anni può mancare.

Chissà se ora ora qualcuno dei bulletti di allora segue le sue gesta sportive? E se almeno col senno dell'età adulta si vergogna un po' di quelle prese in giro?




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