mercoledì 19 giugno 2019

Addio a Rinaldo Camaioni. Fu campione di salto triplo e dirigente Fiat nei difficili anni di piombo.

Torino piange la scomparsa di un ottimo atleta del passato, Rinaldo Camaioni di 78 anni.


Specialista nel salto triplo, due volte campione italiano, ha vestito per 8 volte la maglia azzurra.
Originario di Ascoli Piceno, viveva a Rivoli, aveva lavorato come dirigente Fiat.

Proprio gli anni alla Fiat sono stati particolari per Rinaldo Camaioni, vissuti negli anni '70 in un periodo di lotte operaie, contestazioni, fino ad arrivare all'escalation armata ad opera delle Brigate Rosse.

In quegli anni il clima era molto teso, all'interno degli stabilimenti la repressione di ogni forma di contestazione era molto forte, per anni la Fiat rispose alle lotte con provvedimenti disciplinari, sospensioni e licenziamenti.



Nel 1977 le organizzazioni terroristiche Brigate Rosse e Prima Linea portarono a termine alcune azioni armate contro i dirigenti Fiat, questi atti, inizialmente visti con una certa simpatia dagli operai, non riuscirono negli anni a trovare il consenso tra i lavoratori. Da un'indagine del Ministero dell'Interno furono solo 62 gli operai entrati a far parte delle frange armate, quasi tutti con ruoli minori.

Nelle fabbriche si stavano stagliando altre forme di protesta e i sindacati iniziavano ad acquisire un potere contrattuale maggiore.
Tra i dirigenti Fiat presi di mira dai brigatisti ci fu anche Rinaldo Camaioni, che venne ferito da un colpo di pistola.
Nel 2010 gli fu conferita la medaglia d'oro per le vittime del terrorismo.

Per saperne di più su come era il clima all'interno dello stabilimento torinese negli anni di piombo si può leggere il breve racconto, contenente anche una dichiarazione di Rinaldo Camaioni,  Lottare in Fiat

















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