lunedì 22 aprile 2019

Un'altra tragedia della montagna. Messner: "Sta morendo la metà dei migliori alpinisti mondiali"

Un'altra tragedia della montagna, altri alpinisti morti.
La storia si ripete dopo Daniele Nardi e Tom Ballard, la stessa trama e lo stesso tragico epilogo è capitato a due alpinisti austriaci David Lama e Hansjoerg Auer e dal loro compagno di cordata lo statunitense Jess Rosskelley.


I tre si trovavano in Canada sulle Canadian Rockies, le ultime notizie li davano sulla parete est dell'Howse Peak poi più nulla.
L'allarme è stato lanciato dal padre di Jess Rosskelley in attesa di una telefonata da parte del figlio mai arrivata. I soccorsi canadesi  si sono da subito prodigati nella ricerca, ma durante un volo in elicottero sono state avvistati segni inequivocabili di una valanga che avrebbe travolto i tre alpinisti, tra la neve si poteva intravedere l'attrezzatura alpinistica e i corpi parzialmente coperti.



Il peggiorarsi delle condizioni meteo ha reso necessario sospendere le operazioni di recupero per motivi di sicurezza, ma le autorità canadesi non hanno dubbi sulla sorte dei tre.

Anche in questo caso i tre alpinisti erano tra i migliori al mondo, giovani, ma già di grande esperienza, come ha scritto Reinhold Messner sta morendo la metà dei migliori alpinisti mondiali.
Secondo il famoso alpinista altoatesino, l'alpinismo tradizionale a questi livelli è "follemente pericoloso", non si tratta più di essere capaci o preparati, ma un ruolo importante lo gioca il caso che può sparigliare le carte e mesi di programmi.
Messner conclude dicendo: "Questo tipo di alpinismo è affascinante, ma difficilmente giustificabile"

Il dilemma è sempre lo stesso : il rischio vale il gioco? Non c'è una risposta giusta o sbagliata, dipende. Dipende dal proprio sentire, dalle proprie priorità, da cosa si cerca dalla vita, gusto della sfida? Fama? Una lotta con se stessi e i propri limiti? Tanti possono essere i pro e altrettanti i contro.

L'unica consolazione per le famiglie è quella di accettare la scomparsa come parte del rischio di una grande passione.
Come scrivono i genitori di David Lama, giovane leggenda dell'arrampicata di padre nepalese e mamma austriaca : "David ha dedicato la sua vita alle montagne e la sua passione per l'arrampicata e l'alpinismo ha plasmato e accompagnato la nostra famiglia. Ha sempre seguito la sua strada e ha vissuto il suo sogno. Accetteremo ciò che ora è accaduto come parte di questo. Apprezziamo le numerose parole e pensieri positivi da vicino e da lontano. Vi preghiamo di comprendere che non ci saranno ulteriori commenti da parte nostra. Vi chiediamo di ricordare David per la sua gioia di vivere, il suo entusiasmo e in vista delle sue amate montagne. I nostri pensieri sono con la famiglia di Hansjörg e Jess" 

Per chi volesse saperne di più sulla vita e il grande amore per la montagna di David può vedere il film :  Cerro Torre




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