martedì 26 marzo 2019

Luisa Betti, squalifica di 18 mesi. Gli articoli contestati e il suo addio al mondo podistico

Si attendeva la sentenza dopo la sospensione di ottobre di Luisa Betti.
Tante le parole spese da molti, l'accostamento con la sospensione nello stesso periodo e la squalifica di 6 mesi di Marco Bonfiglio, la dilatazione nel tempo nell'udienza aveva reso quasi misteriosa la situazione della celebre atleta.

Sul sito della Nado era anche scomparsa la news della sospensione, ma ieri è arrivata puntuale il dispositivo sul sito del Coni. Squalifica di 18 mesi. Come sempre mancano le motivazioni su cui si basa la sentenza, quel che sappiamo però sono gli articoli applicati:

2.1 La presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker nel campione biologico dell’Atleta.

4.5.11 Sostanze specificate. Qualora una violazione delle norme antidoping riguardi una sostanza specificata e l’Atleta o l’altra Persona siano in grado di dimostrare l’assenza di colpa o negligenza grave, il periodo di squalifica corrisponderà a un richiamo con nota di biasimo e nessun periodo di squalifica (misura minima) o 2 (due) anni di squalifica (misura massima), a seconda del grado di colpa dell’Atleta o dell’altra Persona.

Il punto 4.11.1 riguarda la decorrenza della sospensione.

Il dispositivo della sentenza:

Prima Sezione: Luisa Betti (tesserata FIDAL) squalificata 18 mesi
Pubblicato: 25 Marzo 2019


La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico della sig.ra Luisa Betti (tesserata FIDAL), visti gli artt. 2.1, 4.5.11 e 4.11.1 delle NSA, afferma la responsabilità della stessa in ordine all’addebito ascrittole e le infligge la squalifica di 18 mesi a decorrere dal 6 ottobre 2018 e con scadenza al 5 aprile 2020. Visto l’art. 10 NSA dispone l’invalidazione del risultato eventualmente conseguito in gara. Condanna la sig.ra Betti al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00. 


Il suo social sfogo:

Prima di iniziare ad accusare e a crocifiggermi… sappiate almeno bene come sono andate le cose. Io non ho nulla da nascondere e spiegherò tutto, anche perché prima del controllo anti-doping (alla 100 km delle Alpi in cui sono arrivata quinta, figuriamoci) ho subito dichiarato l'uso di un farmaco a base cortisonica che ho dovuto purtroppo assumere per motivi di salute a fine settembre (causa blefarite, una grave infiammazione delle palpebre di natura allergica), ma solo per una decina di giorni. Prima del controllo l'ho DICHIARATO ed ho mostrato anche il CERTIFICATO medico che mi ero fatta fare nell'eventualità di un controllo (non lo posto solo per motivi di privacy), ma evidentemente non è bastato. Proprio poche ore fa mi è giunta la brutta notizia di una sospensione cautelare (che NON equivale a una squalifica, ci tengo a sottolineare) e mi sono subito affrettata a contestarla e ad avvisare chi di competenza, compreso il mio medico di fiducia. Forse non avrei dovuto gareggiare in quei giorni, è vero… ma sinceramente non pensavo che la situazione potesse rivelarsi così grave. E poi con il certificato mi sentivo tutto sommato abbastanza sicura, ignorando o quasi tutta la storia della procedura TUE. Certamente è stata una imperdonabile leggerezza di valutazione che pagherò a caro prezzo come è giusto che sia, non mi sto affatto giustificando per quello… ma sono comunque tranquilla e soprattutto ho la coscienza più che pulita, e fiduciosa di riuscire a chiarire la faccenda. Ho tutte le prove e le documentazioni che testimoniano la mia buonafede e non vedo l'ora di poterle mostrare a chi di dovere. Chi mi conosce bene sa chi sono, sa da quanto tempo corro e soprattutto per quali MOTIVI corro. Motivi non certo legati a tempi e vittorie, anche perché altrimenti mi allenerei come si deve e non correrei così tante gare di fila. Confido quindi nell'intelligenza e nella sensibilità di ognuno di Voi. Se poi dovrò scontare una pena la sconterò, come è giusto che sia… del resto la leggerezza è stata mia e sono concorde con la frase "la Legge non ammette ignoranza". Se siete comunque Amici, come in cuor mio spero… mi crederete e mi starete magari vicini in questo difficile momento, senza crocifiggermi ne’ darmi addosso. Anche perchè come è accaduto a me, una semplice Amatrice che ha sempre corso per pura passione, può accadere a qualsiasi altro. Spero solo che serva come monito e insegnamento non solo a me, ma a tutti quanti. Per adesso non ho altro da aggiungere, anche perchè sono ancora abbastanza scossa e abbattuta. Grazie a tutti della comprensione.






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2 commenti:

  1. Se hai la coscienza pulita come dici allora non devi preoccuparti dell'opinione degli altri, hai fatto bene a chiarire la tua posizione, ti auguro che questo incidente di percorso si risolva e che tu continui a fare quello che ti piace di più.

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  2. Spero nella tua buona fede...in tal caso, i 18 mesi passeranno tra un allenamento e l'altro, fatti con il solo scopo di divertirsi. Un augurio di cuore per il tuo futuro che sia agonistico o amatoriale.

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