Ecco, in questo incipit mi ci ritrovo per questo mio nuovo inizio sportivo.
Due anni estremamente travagliati con il grave infortunio nella gara di Castellania del 2017 che mi ha causato una permanente diminuzione della mobilità della caviglia sinistra e qualche problema posturale. Da fine settembre a dicembre senza correre per un mix di acciacchi e poco tempo. Mettiamoci anche un minino di rassegnazione ai tanti infortuni degli ultimi mesi.
La vigilia di Natale i primi passi.
L'idea era quella di alternare corsa e cammino, ma il freddo umido invernale e l'insopportazione di questo clima mi ha fatto proiettare dopo solo due sedute alla corsa.
20' lenti lenti, 30 - 40 - 50 - 60'. Quasi un mese di corse con 4-5 uscite a settimana. Solo corsa lenta, molto lenta. La nuova dimensione Bio è questa.
Meno agonismo e il progetto di correre qualche garetta lunga, magari in autunno. Quale? Non so ancora, ma una distanza "spuria". Una 30 km magari non proprio di pianura. Un anno di transizione per capire se diminuendo la qualità compensando con il volume il mio fisico riesca a permettermi una continuità con la corsa e il movimento.
Il 24 febbraio, una domenica con, INCREDIBILE per essere la stagione invernale, ben 3 gare in provincia di Alessandria e cadrà proprio quel giorno, il 2° mese dalla ripresa degli allenamenti. Il percorso di maggior volume e minor intensità passerà dalla nuova gara a cura del Cuspo, La 15 km di Giardinetto. Non un test, ma il piacere di rimettermi nella pancia del gruppo e correre al mio passo attuale, certamente più veloce delle corse nella Munfrà Valley, ma ad un passo di crociera gestibile.
Io ci provo!!!
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