sabato 19 gennaio 2019

48h45' per essere finisher a La Brazil 135. 225 km effettivi nella foresta brasiliana

Il corpo umano ha dei limiti, lo spirito non ne ha. Questa la frase di copertina del profilo social di Simone Leo, frase motivazionale che spiega l'indole dell'ultramaratoneta.


La sfida appena conclusa si chiama La Brazil 135. 135 non sono i km che già sarebbero tanti, ma le miglia percorse correndo e camminando.

Il via giovedì alle 13:00 ora italiana per una gara al limite delle capacità di sopportazione della fatica in condizioni climatiche esterne terribili. 217 km che poi saranno 225 da Sao Joao da Boa Vista, nello stato di Sao Paulo fino a Paraisopolis nel Minas Gerais.



A nemmeno 6 mesi da una altra impresa, la celeberrima Badwater, eccolo alle prese con una massacrante over 200 km. Il percorso è per il 70% di sterrato, almeno 4 cime sopra i 1200 metri. Fatica fisica e mente d'acciaio per superare i momenti di difficoltà e in 48 ore non stop le criticità non mancano e non sono mancate. Sintomatico il momento in cui l'organizzazione ha mostrato di non sapere quanti km reali fosse la manifestazione. 217 dichiarati, 225 quelli effettivi. Un momento di alta tensione, risolta con i migliori pensieri positivi che uno possa trovare in se stesso. Grazie ovviamente alla crew per l'assistenza materiale e psicologica anche la sfida brasiliana è in archivio nel palmares di Simone Leo.

Grande attenzione sui social in questa due giorni, la pagina FB ha riportato passo dopo passo l'euforia e i momenti di sconforto, dalla carica sportiva alle tensioni vissute. L'ultramaratona è un intriso di mille sensazioni ed emozioni, La Brazil 135 non si discosta da questa massima.

Siamo pronti a leggere le parole del protagonista di questa avventura nelle prossime ore e scoprire presto la prossima sfida.




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