martedì 16 ottobre 2018

Tommie Smith, John Carlos e il loro pugno guantato al cielo. Era il 16 ottobre 1968

16 ottobre 1968. 50 anni. Una data storica non solo per il mondo dell'Atletica Leggera.
Il pugno guantato al cielo di Tommie Smith e di John Carlos resta una delle immagini icona di un periodo storico di grandi mutamenti.


L'immagine rappresenta un periodo storico più che una semplice gara, che poi "semplice" non era. La cerimonia di premiazione dei 200 mt alle Olimpiadi di città del Messico risuonerà senza tempo e con la stessa enfasi in modo imperituro. Lo scrivo senza averlo vissuto, nascerò 8 anni dopo, ma chi ha letto e conosciuto la storia non può che rimanerne irrimediabilmente attratto.

La foto va analizzata nel suo insieme. Resta nella mente di tutti il pugno con il guanto nero, ma non è solo quello:



I calzini abbassati insieme al pugno per denunciare la povertà della gente di colore e quel guanto simbolo dei Black Power. La testa chinata durante l'inno, la collanina di perle al collo (ogni perla un nero discriminato), l'assenza delle scarpe. Tutti segnali riconducibili ad una reazione al mondo ancora ostile agli uomini e alle donne di colore. Una simbologia dirompente che farà il giro del mondo.

Un gesto che costò caro a Smith e Carlos e credo che ne furono ben consci dal primo istante che nulla sarebbe stato uguale. Venne chiesto loro di chiedere scusa, non lo fecero credendo fortemente nel loro ideale. Estromessi dalla nazionale, cacciati dal Villaggio Olimpico dovettero affrontare periodi difficili.

Un messaggio di ieri sera anticipa questa giornata. E' quello di Maddalena Grassano. L'olimpionica alessandrina racconta di aver conosciuto John Carlos in veste di rappresentante della Puma. Forse l'unica azienda ad averlo accolto dopo quel 16 ottobre. "L'emozione resta invariata a distanza di 50 anni" mi scrive Maddalena e nel 1972 toccò a lei calcare la pista di una Olimpiade, quella tragica per altri episodi, di Monaco. Il materiale da lei indossato? Puma! Qui sotto una foto del 1971 agli europei di Helsinki. Bellissima ieri e oggi:



Merita la citazione anche l'australiano Peter Norman di cui solo in un secondo momento si conobbe la storia ebbe non poche difficoltà dopo quella serata di premiazione ed è il giornalista Gianni Mura a raccontarla. Non so se prima di lui lo fecero altri, io lo lessi per la prima volta dalla sua penna:





Il negozio per i Podisti e non solo!




Autocarrozzeria a Casale Monferrato, l'attività di un Runner!




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