mercoledì 15 agosto 2018

Giancarlo Lorenzetto è precipitato dal ponte Morandi a Genova. E' salvo!

Il crollo del ponte Morandi a Genova ha stravolto la vita di molti e ha avuto un impatto emotivo da nord a sud, non solo in questa frazione d'Italia, ma ha scosso un po' tutti.


La triste conta delle vittime e dei feriti non è ancora finita. Quelli accertati sono oltre 30 ed è di oggi la notizia che anche la provincia di Alessandria piange alcuni suoi abitanti. Alessandro Robotti di 50 anni di Arquata Scrivia, la moglie Giovanna Bottaro di 43 è ancora sotto le macerie, mentre la prima vittima accertata nella sfera alessandrina è Marta Danisi, infermiera siciliana da aprile in servizio presso l'ospedale di Santi Antonio e Biagio. Vittima anche il fidanzato Alberto Fanfani, con lei in auto. Qui quanto scritto alle 16:00. E' possibile che nel frattempo ci siano stati degli aggiornamenti.

Una storia a lieto fine c'è ed è incredibile sia nel suo insieme che nei dettagli raccontati dalla persona interessata. Il protagonista è un alessandrino, un novese.

A metà pomeriggio di ieri sui social vedo la foto qui sotto con la scritta. "Quello rosso è il camion di Giancarlo". A scriverlo è Isabella Tomaghelli, sorella di Gianni che tutti, nel mondo del podismo, conoscete. Nei commenti letti,  trattenendo il respiro, il fatto che oltre ad essere vivo sembra anche essere illeso.



40-45 metri di volo, l'atterraggio nel letto del fiume in secca, il camion distrutto, ma lui, Giancarlo Lorenzetto di Carezzano è illeso. Non nego che la prima parola a cui ho pensato è: "Miracolato". Non so se credo ai miracoli, ma certamente non ho potuto farne a meno di pensare a quella parola.

Isabella mi racconta che sta bene e alla mia richiesta di poterlo intervistare mi rimanda ad oggi. Questo pomeriggio la chiacchierata che vi propongo.

Il telefono squilla, risponde Giancarlo e la voce è tutt'altro che quella di una persona sotto shock.

Non posso che iniziare chiedendoti, come stai?

Per quello che mi è successo bene. Ho dormito senza particolari problemi e mi sono svegliato con un po' di torcicollo. Per essere caduto da 45 mt direi che non mi posso lamentare

Direi proprio di no. Facciamo un passo indietro. Come mai eri su quel ponte e cosa ricordi?

Sono un autista, lavoro per la MCM autotrasporti e la mia mansione è quella di preparare i carichi per gli altri. In questo periodo però di ferie svolgo anche altre mansioni. Ieri stavo portando un rotolo di 300 quintali dal'Ilva di Genova a quella di Novi Ligure.

...Quando tutto è crollato

Sì, stava piovendo forte e improvvisamente mi sono visto spaccare l'asfalto davanti. Ho chiuso gli occhi e ho pensato - è finita -. Sono atterrato ed oltre ad essere vivo sentivo di non aver subito traumi. Se guardi le foto vedi che sotto al camion c'è una striscia d'asfalto. Credo che ci siano state una serie di coincidenze favorevoli per cui l'impatto sia stato attutito. L'asfalto sotto di me non si è sgretolato e la striscia è stata la prima ad appoggiare. Sotto di me c'era un terrapieno dove il camion ha impattato e si è piegato su un lato.

Anche raccontata così è incredibile che non ti sia fatto nulla. A quel punto cos'hai fatto? Sei sceso dall'abitacolo? 

No, mi sono accorto che la posizione in cui ero era pericolosa, stava ancora piovendo forte e ho aspettato l'arrivo dei Vigili del Fuoco per uscire in sicurezza. Mi sono tolto la cintura e ho cercato di recuperare gli oggetti che nel frattempo erano sparsi nell'abitacolo, tra cui i cellulari per poi avvisare casa e il datore di lavoro.

L'arrivo dei Vigili del Fuoco, l'arrivo delle ambulanze. Raccontaci quei momenti.

In verità è andata che stando bene ho lasciato le mie generalità ad un agente della Polizia Municipale, stavo bene e non avevo bisogno di cure mediche. Ho preso un bus e sono andato a Bolzaneto dove sono venuti a prendermi i miei familiari

Non eri sotto shock, non hai avuto un momento di difficoltà psicologica? E i tuoi familiari come l'hanno presa quando li hai avvisati?

No, ero vivo e stavo bene. Certo mi sono sentito miracolato, ma no, credo che lo spavento maggiore l'abbiano avuto i miei.

La voce è effettivamente di una persona tranquilla che racconta un momento difficile e che lo scampato pericolo venga prima di quello che poteva succedere.

L'arrivo a Bolzaneto in bus e so che sei stato accompagnato in Ospedale a Novi Ligure

Sì, in realtà prima ho visto una pattuglia della Polizia a cui ho raccontato quello che mi era successo e poi sono stato accompagnato all'Ospedale di Novi Ligure dove alle 18 mi hanno dimesso.

Scherziamo sul fatto che lo shock ce l'abbiano i suoi familiari, mentre lui sembra davvero non aver accusato il colpo. Ci salutiamo con un arrivederci a domenica alla corsa di Castellania









Il negozio per i Podisti e non solo!



Autocarrozzeria a Casale Monferrato, l'attività di un Runner!




Nessun commento:

Posta un commento