mercoledì 29 agosto 2018

1000 km in 25 giorni. Mikhael Bellanza con Victor, perchè in mancanza non ci si riposa!

Un avventura straordinaria che meritava la condivisione. Al termine trovate due domande sul perchè del viaggio di Mikhael Bellanza con il suo Victor

Zelo Buon Persico-Nizza-Ginevra-Losanna-Aosta.

Un bellissimo cammino di 25 giorni e poco più di 1000 km con il mio Victor. Abbiamo visitato tanti paesi e conosciuto tantissime persone. Sulla Riviera ligure abbiamo visto fantastiche spiagge, anche se fin troppo poche quelle in cui è concesso l'ingresso ai cani.

In Francia sono rimasto stupito dell'ospitalità dei francesi e dalla loro educazione stradale nei miei confronti e dei ciclisti. Incredibile la quantità di tifo ricevuto soprattutto sulle lunghe salite famose per il Tour de France e lungo le quali abbiamo ammirato paesaggi mozzafiato. Simpatica la gendarme che mi ha svegliato un pomeriggio mentre mi ero addormentato seduto su una panca per chiedermi se fossi stanco e per dirmi che avrei potuto sdraiarmi anche sull'erba così anche il cane sarebbe stato più comodo.

In Svizzera bellissima la pista ciclabile attorno al lago di Ginevra e i paesi che lo circondano. Siamo passati dalle temperature torride dei primi giorni a temperature intorno allo 0 dell'ultima ed unica notte in tenda. Mi sono sforzato di capire il francese e di parlare inglese.

Forse è difficile spiegare l'emozione che provo quando dopo un giorno di cammino, inaspettatamente, trovo una panchina, una fermata del bus o una stazione ferroviaria per dormire. A volte la postazione è stata troppo stretta e sono caduto a terra durante il sonno, ma non importa.

Voglio ringraziare chi mi ha sostenuto ancor prima della partenza e chi si è reso disponibile per venirmi a recuperare nel caso in cui avessi avuto bisogno. Ringrazio tutte le persone che ci hanno regalato da mangiare e da bere, dal fruttivendolo napoletano che mi ha rincorso per darmi un cesto di albicocche (cheste te e' mangi mentre vai) ad Andrea, conosciuto casualmente lungo il percorso che in un momento critico mi ha rifornito d'acqua.

Ringrazio la capostazione per avermi lasciato "in custodia" la sala d'attesa nonostante fosse chiusa al pubblico.

Grazie a quel signore anziano che si è accorto che avevo la ruota del trasportino storta e ha cominciato ad aggiustarla, raccontandomi che da giovane aveva girato l'Europa in bicicletta.
Un grande grazie alla baby gang (in senso buono ovviamente) che sono riuscito a reclutare in una stazione francese per farmi ricaricare il power bank.

Merci a Sarah per le informazioni sul percorso e per come ha trattato Victor.

Grazie alla mia capoturno Ornella, per essersi presa la responsabilità di ricevere ogni giorno la mia posizione.

Infine, grazie a chi mi ha scritto, è stato molto incoraggiante.

Grandissimo Victor sei il mio cagnolino formato famiglia. Da quando sei con me mi hai costretto a cambiare casa, hai distrutto il divano costringendomi a dormire su pochi millimetri di un misero materassino da campeggio (sarà un allenamento anche questo?), hai divorato qualche libro e mi hai fatto litigare, ma ciò che più conta è che hai trasformato la mia vita, giorno dopo giorno, tirando fuori la parte più selvaggia di me. Sono due anni esatti che siamo insieme e ne abbiamo fatta di strada, un po' in tutti i sensi, ma, anche se mi spaventa un po' dirtelo, vedrai che questo è solo l'inizio perché

"si può dare di più perché è dentro di noi
si può osare di più senza essere eroi
come fare non so non lo sai neanche tu
ma di certo si può dare di più" (Morandi, Tozzi, Ruggeri)


Il percorso di 1000 km che hai intrapreso, rappresenta qualcosa o è frutto di un tuo progetto itinerario? (Penso al cammino di Santiago o alla via Francigena)

Il percorso l'ho deciso strada facendo..volevo arrivare a 4 cifre. La scelta del viaggio è stata una vacanza, ho voluto organizzare poco e niente perché credo che nella mia vita di tutti i giorni sia tutto troppo organizzato..orari, studio ecc.

Come mai la scelta di affrontare un viaggio così lungo e impegnativo con il tuo Victor? Cosa ti ha spinto nel decidere di partire?

Sono partito perché la mia idea di vacanza non è quella di "vado in vacanza per riposarmi" ma quella di vado in vacanza e voglio godermi ogni secondo.

Alla fine del viaggio ti senti diverso? Cosa ti ha lasciato?

Mi sento diverso, ma quello che mi ha lasciato è ancora presto perché riesca ad interpretarlo...non so se mi spiego...tutto ci forma, ogni esperienza, e questa è stata una grande esperienza, credo mi aiuterà un po tutti i giorni quello che ho imparato


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