Resto sempre legato ad una foto che ho scattato a lui e al suo allenatore Alessandro Perrone nel 2015 che ogni volta che vedo il nome del forte atleta albese si accende la lampadina dell'interesse per le sue gesta sportiva.
Lo abbiamo visto trionfare da Junior nei 10000 con il titolo europeo, lo abbiamo visto approcciare e vincere la mezza di Treviso in 1h04'55", mentre quest'anno l'acuto arriva da un passo indietro, non in senso antiprestativo ma per la distanza in cui si è impegno e con successo.
Il Belgio il luogo delle sue scorribande sull'anello. La 1^, il 26 maggio a Oordegem, è sceso per la prima volta sotto i 14': 13'52"43, mentre nel fine settimana scorso a Heusden nel Nacht van de Atletiek ha ancora spostato l'asticella un po' più in là. 13'48"95 con l'ultimo 1000 in 2'36"!
E' coach Perrone a confermare la scelta di questa prima parte di stagione nel cercare di velocizzarsi su distanze più brevi. Il 2° semestre? Il progetto c'è, ma per il momento resta abbottonato sugli appuntamenti e sulla distanza. Non resta che seguire Pietro nelle sue prossime sortite!
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