mercoledì 25 luglio 2018

217 km nella Valle della Morte. Michele Graglia vince la Badwater 135

La California nel mondo della televisione e del cinema è sole, mare in un ambiente ovattato di sole belle donne e uomini palestrati. Per gli amanti delle ultramaratone è Badwater 135!


135 sono le miglia, 217 km alla conversione, in uno degli ambienti più ostili della terra e come recitano gli organizzatori: "La corsa ai piedi più dura del mondo". Questa la corsa spiegata tecnicamente dal sito della manifestazione:" La linea di partenza è a Badwater Basin, Death Valley, che segna l'altezza più bassa del Nord America a 280 piedi (85 metri) sotto il livello del mare. La corsa termina a Whitney Portal a 8.300 '(2530 m), che è il punto di partenza per il Monte. Vertice di Whitney, il punto più alto negli Stati Uniti contigui. Il percorso di Badwater 135 copre tre catene montuose per un totale di 14.600 '(4450 m) di salita cumulativa verticale e 6.100' (1859 m) di discesa cumulativa. I concorrenti viaggiano attraverso luoghi o punti di riferimento con nomi come Mushroom Rock, Furnace Creek, Salt Creek, Devil's Cornfield, Devil's Golf Course, Stovepipe Wells, Panamint Springs, Keeler, Alabama Hills e Lone Pine".




In gara Michele GragliaGiulio Innitti e Simone Leo. La crew, coloro che seguono e sostengono gli atleti in gara, ne hanno seguito e ne stanno seguendo passo passo le fatiche e le condizioni esterne sono estreme.

Anna Cordero scrive al km 100: Tutto bolle, le suole si sciolgono, siamo in un forno a legna.

In questo contesto incredibile, la notizia di questa mattina è che l'imperiese Michele Graglia ha realizzato qualcosa di storico. E' il primo italiano a vincere la Badwater! Nel comunicato pre gara degli organizzatori non era inserito fra i favoriti, gli americani sentiranno suonare l'inno di Mameli!

E ora faccio il tifo per gli altri italiani in gara



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Autocarrozzeria a Casale Monferrato, l'attività di un Runner!



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