mercoledì 23 maggio 2018

Il 23 maggio. Ricordiamoli tutti, per noi che c'eravamo

La Stampa questa mattina apre così:

"E' tutto teatro. Quando la mafia lo deciderà mi ammazzerà lo stesso". Giovanni Falcone.

Sono talmente tante le frasi estrapolate da discorsi e interviste che è persino difficile usarne una per tutte. Sono passati 26 anni da quel 23 maggio 1992, noi che l'abbiamo vissuto quel giorno, non lo possiamo dimenticare e il nostro compito è quello di ricordare 5 persone: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Francesca Morvillo, Giovanni Falcone.

Non sono solo nomi e ricordiamoli tutti

A chi non c'era e non ha vissuto quel terribile 1992 raccontiamo chi erano Giovanni Falcone e Giovanni Borsellino, senza retorica, solo per un briciolo di orgoglio tutto nostro e forse anche come dovere morale verso chi è andato incontro alla morte credendo nella parola Stato, quella che troppo spesso è usata senza contenuti. Loro sapevano il senso di quella parola.

Nelle nostre vite frenetiche e chiuse in noi stessi proviamo a tirare il freno a mano ogni tanto e a pensare:

Ci si dimentica che il successo delle mafie è dovuto al loro essere dei modelli vincenti per la gente. E che lo Stato non ce la farà fin quando non sarà diventato esso stesso un «modello vincente" G.F.

1 commento:

  1. Grazie per il Vostro sacrificio...A noi l'obbligo morale di cambiare le cose in meglio contro ogni tipo di mafia!!!

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