lunedì 12 marzo 2018

Gaia Tortolina si racconta a Bio Correndo. La solitudine, le difficoltà e le luci della ribalta in Belgio

Gaia Tortolina non è una runner, è una ciclista Pro che ha una grande storia umana prima che sportiva da raccontare.
Sabato ha ottenuto un buon 7° posto in una gara in Belgio ed è solo lo spunto per farle raccontare come mai si trovi nel nord Europa, quale percorso mentale abbia dovuto affrontare e quali siano i suoi obietti di sportiva!

Complimenti Gaia per il piazzamento, so che ormai è da qualche mese che vivi in Belgio. I social e non solo raccontano ormai tutto. Come nasce il "Progetto Belgio"?

Grazie! L'idea nasce l'anno scorso quando mi sono trovata di fronte ad un bivio. Smettere o prendere una decisione difficile e trasferirmi. 

La voce denota un certo malumore per quello che hai passato

Mi sono sentita abbandonata dalla società per cui correvo, il Team Servetto. La considerazione era per poche atlete ed io mi sono sentita tagliata fuori. In Italia poi ci sono poche gare femminili e per migliorarsi serve competere.

E così la decisione di andare in Belgio. Come mai lì? Avevi qualche appoggio? Com'è stato l'approccio in un'altra realtà?

Sono partita con la mia auto. 1200 km per cercare fortuna. Ho affittato un appartamento. Ero sola e senza squadra. E' stata davvero dura. In Belgio però il movimento è completamente diverso. Ho avuto la possibilità di gareggiare molto, ma senza assistenza. Ho dovuto persino gestire il rifornimento in corsa per l'acqua. Avevo due borracce e dovevano bastarmi. E' stata una grande prova, un percorso non facile. La sera saliva la malinconia. Ero sola, lontana da casa. Per farmi forza ho guardato e ascoltato tantissimi video di persone che hanno sfidato tutto e tutti perseguendo un ideale e ce l'hanno fatta. Dovevo farcela anch'io

Momenti difficili, ma ora qualcosa è cambiato

Grazie ai buoni risultati. Diverse prestazioni nella top ten e a fine anno ho ricevuto le attenzioni di diversi team belga e quest'anno corro per la Equano Wase-Zone Ciclyng Team ed è una bellissima avventura! Nulla di eccezionale, ma rispetto al correre da sola e senza una società è tutt'altra cosa! Ora sono soddisfatta e contenta della vita di Squadra e delle prime corse disputate.

Ecco parliamo di queste. Com'è stato il tuo inizio di stagione?

Ho disputato tre gare USSI, correndo a fianco dell'elitè mondiale. Correre bene e rimanere lì insieme a loro mi da la carica giusta. Ci sono! Sabato ho corso in una gara del calendario belga. 7^ totale e 3^ nello sprint di gruppo. C'è stata una fuga che è arrivata in fondo. Essere in una top ten è sempre di valore ed essere 3^ in una volata dove si viaggia a 60-65 km/h non è uno scherzo!

Italia - Belgio quali sono le differenze delle gare?

Numeri di competizioni a parte, in Italia i percorsi sono più lineari. In Belgio è tutta un'altra storia e ho scoperto di essere a mio agio su questi percorsi. Tracciati tecnici, duri, pavè, pioggia, vento, fango, curve e volate da gestire al meglio. Certe volte serve anche un po' di pazzia per buttarsi nello spazio millimetrico perchè tutte cercano di conquistarlo. Diversamente da tanti sport, nel ciclismo c'è il fattore "Gruppo". Bisogna sapere tenere la posizione, sfruttare la scia ed emergere quando si deve.

Ti sento carica e pronta ad una grande stagione!

Ho tanti obiettivi, sento di aver perso due anni ed ora VOGLIO riscattarmi! Voglio vincere al più presto una gara, ho veramente fame di vittorie e voglio cercare di salire sempre più spesso sul podio. Ci credo!

Grazie Gaia, hai certamente trasmesso la tua motivazione e la tua grande determinazione nel raggiungere i tuoi obiettivi e TIFIAMO PER TE!



Il negozio per i Podisti e non solo!




Autocarrozzeria a Casale Monferrato, l'attività di un Runner!



Nessun commento:

Posta un commento