martedì 4 luglio 2017

Come sono andati i campionati italiani di Trieste? Novità e conferme

Che sia questa l'immagine più significativa dei campionati italiani di Trieste? La vittoria di Vergani su Bencosme


Di Matteo Piombo
Assoluti buona la prima

La prima giornata di finali dei campionati italiani assoluti è stata senza dubbio positiva. Ha regalato emozioni, risultati tecnici validi e gare combattute. Dopo il maltempo di venerdì, che ha costretto a rinvii di gare, sabato il sole è tornato sullo stadio Grezar di Trieste. E un buon pubblico, attento, era sugli spalti a seguire le gare.
Veniamo alle gare, molto validi i 100 sia maschili che femminili. La Siragusa e la Bongiorni han fatto una gran gara, 11.35 e 11.39 con 0,7 di vento, e per la seconda è personale, forse era meglio schierare una di loro a Lille… I maschili sarebbero stati ancora migliori, per i primi 5 sotto 10.40 e il 10.24 di Cattaneo, ma il vento era a 2,1 e quindi per una frazione minima sono tempi ventosi. Van comunque segnalato anche il 10.36 di Di Franco e il diciannovenne Artuso, che si rivela nome nuovo nella velocità. Una gran bella gara il peso maschile, da anni non vedevamo 4 italiani oltre 18,50. Rivelazione della giornata il toscano Fabbri che sale a 19,33 e sembra vincitore, finchè Bianchetti nell’ultimo lancio fa 19,74 mancando di poco il personale. Un po sotto le sue misure Secci con 18,91 e bravo l’americano Ragonesi che si migliora con 18,51.  Dagli Usa viene anche il vincitore degli 800, gara incerta per la mancanza del nostro unico atleta di livello internazionale, Benedetti. Grande battaglia finale tra Migliorari, anche lui vive in Usa, e Mattia Moretti. Che sul traguardo sembra quasi spingere il rivale. I due vanno di poco sotto a 1’50” e questo è il livello attuale degli 800 in Italia. Grande attesa per la finale dei 400 metri, in cui confesso speravo di vedere più azzurri sotto i 46 secondi. Invece la gara è si bella, ma quella barriera non la passa nessuno. Vince il favorito Re, che dimostra personalità maggiore dei giovani avversari. Molto bravo lo junior Aceti, che un fantastico finale. Terzo Lorenzi che precede Corsa e Leonardi. Onestamente speravo in un Corsa più vicino a Re e che Tricca facesse parte dei candidati al podio, e non sparisse subito dalla lotta. Ma è sicuramente stato uno dei migliori 400 di sempre agli assoluti. Anche le donne sul giro han dato spettacolo, sopra tutte Chiboglu che vince su Spacca e Lukudo. Bella gara l’alto femminile, combattuta e incerta anche se nessuno è salita alla quota di 1,90. Ma Furlani, Rossit, Capponcelli e  Vallortigara sono state all’altezza degli assoluti. Peccato mancasse la Trost che in fondo viene da zone vicine a Trieste. Bella gara il lungo, in cui Randazzo ha vinto con 7,95 e Ojaku su è espresso bene con 7,88 e 7,87. Completa il podio Tremigliozzi con 7,78. Perini fa una gran gara sui 110 hs e il suo 13.54 è notevole, peccato il vento a favore di 3,0. Fraresso si impone nel giavellotto su Bertolini con 77 metri a 76. Mancava Bonvecchio, e speravamo su misure maggiori. In questa gara il vento contro è un vantaggio, perché tiene sollevato l’attrezzo. Ma stavolta non è bastato a portare i giavellotti oltre gli 80 metri. Gli 800 femminili dominati dall’esperta Santiusti, però buona gara della Baldessarri e giovani in evidenza. Soprattutto la Coiro che da junior fa 2’04”63. Ora aspettiamo la seconda giornata, sperando sia altrettanto bella.

Assoluti seconda giornata

Il vento recita un ruolo importante anche domenica 2 luglio a Trieste. Soprattutto nella finale dei 200 dove spira a 2,2 metri a favore, rendendo nulli gli exploit dei nostri sprinter. Desalu fa 20.32 Infantino 20.51 e ben 5 azzurri fanno meno di 21 secondi, peccato Tanzilli non parta in finale. Un giovane con grandi numeri. La gara più bella però sono i 400 hs Bencosme de Leon è davanti all’ultimo ostacolo, ma il milanese Lorenzo Vergani si migliora parecchio, rimonta e lo passa per vincere in 49.36. Bencosme fa 49.45 ma sono spettacolari gli ultimi 30 metri della gara. E in questa gara mancava Lambrughi che è il miglior italiano su questa distanza, che in passato ci ha regalato grandi soddisfazioni con Filiput, Morale, Frinolli e soprattutto Mori. La provincia di Alessandria un po di tricolore lo ha anche lei. Eugenio Meloni vince l’alto con 2,21. Il Carabiniere sardo è figlio di Tiziana Vecchio, la miglior saltatrice in alto di sempre alessandrina, capace negli anni ottanta di saltare 1,84 indoor e 1,83 all’aperto. Per il resto alto molto sottotono come misure, secondo è il sammarinese Eugenio Rossi con 2,18. Un po meglio il triplo, con sei atleti sopra i 16 metri. Vince un buon Cavazzani con 16,40 davanti a Chiari con 16,37. E ne approfitto per dire che a Trieste in diverse gare abbiamo visto un livello medio alto, come nel triplo. Ma ci mancano gli atleti di livello internazionale. 16,40 è una misura che non fa andare ai mondiali e forse nemmeno agli europei. Brava Francesca Bertoni a confermarsi numero uno dei 3000 siepi femminili. Non ha rivali quando cambia passo. La gara maschile è combattuta, su tempi non eccellenti. Floriani sembra andare a vincere il suo settimo titolo, ma cade sull’ultima barriera e si impone Ala Zoglami, un interessante giovane dotato. Modesti i due lanci di oggi. Disco a Kirchler con 60,50 e l’altoatesino è l’unico a stare sopra 60 metri. Misura decisamente modesta. Martello incerto tra Falloni e Lingua, che all’ultimo lancio vince, ma entrambi sui 73 metri. Un'altra atleta che non manca mai di dare il massimo e la Pedroso sui 400 hs. Vince in 55.09 e lei, come l’altra ex cubana Santiusti, dimostra che prende sul serio gli assoluti. Sui 1500 si conferma la mediocrità degli 800. Vince Bussotti in un serrato finale ma il settore non presenta gradi individualità. Tra le donne vince la Aprile con 4’20” ma si segnala Eleonora Vandi, seconda e ieri terza sugli 800. Come bilancio finale diciamo un edizione molto buona degli assoluti, con piu luci che ombre, con molti progressi concreti di giovani interessanti. Diverse gare molto combattute. Ha avuto torto chi è mancato è ha snobbato questo momento importante della stagione. Ora aspettiamo gli europei Junior e Under 23 di questo mese, in cui abbiamo alcune speranze che speriamo ci regalino soddisfazioni azzurre.



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