venerdì 21 luglio 2017

100 km aspettando un amico in difficoltà. Il racconto di Paolo Ravioli

Paolo Ravioli, l'ultraman pavese dello Scalo Voghera ci racconta la sua 100 km di Asolo corsa fra sabato e domenica:


Asolo 15 luglio 2017
E’ la mia sesta partecipazione su sette edizioni della 100 km di Asolo… Il tempo sembra non passare mai da una all’altra. Si parte dal centro storico di Asolo, splendido paese che si erge su una collina e si arriva poco distante a Casella d’Asolo dopo un viaggio di 100 km che porta al Sacrario sul Monte Grappa a circa 1800 mt: è uno dei principali ossari militari della prima guerra mondiale.


Dopo le prime due edizioni con i temporali, le successive sono state caratterizzate da un caldo quasi torrido: quest’anno invece il clima era ideale per correre. Record di partecipanti (circa 350 compresi gli iscritti alla 50 km) grazie al passaparola che qui funziona più di ogni altro mezzo di comunicazione: ci sono tanti amici e volti conosciuti del mondo delle ultramaratone e anche chi vuole provare una sfida su un percorso bellissimo. Sì, perché il fascino della corsa è lì, nella sua semplicità e nell’avere paesaggi stupendi che alleviano la fatica.

Si parte alle 14 con l’idea di arrivare tranquilli al 50° km in cima al Grappa, poi si può stare tranquilli. Partono tutti forte, anche i miei compagni di corsa, ma io controllo il mio passo e rallento per tenermi per la seconda parte di gara. Prime salite e primi sorpassi e controsorpassi, poi il percorso spiana in attesa di arrivare a Possagno, dove la salita del tempio di Canova sembra un miraggio. Al 30° km si fa sul serio: la Salita degli Alpini, il punto più duro della corsa con pendenze anche al 20%... le gambe si induriscono e il ritmo si abbassa. 

Seduto su un guardrail e megafono in mano trovi il “Motivatore”, vedere i video per credere, che incita tutti quelli come me, che vogliono finire la gara, ad andare avanti perché “questa non è una corsa sul divano” oppure “le salite non sono quelle del cavalcavia dietro casa tua”… Qui incontro il mio amico Paolo Montesi, con cui ho condiviso diversi momenti di gare, soprattutto alla 9 Colli Running di quest’anno dove ho avuto un problema fisico nei primi km e mi ha dato un grande aiuto a superarlo.

Iniziano gli ultimi 10 km che portano al Sacrario, ormai il sole si avvia al tramonto, infiliamo le gallerie che caratterizzano questo tratto e finalmente gli ultimi 3 km di salita ci portano sul punto più alto dove si può ammirare tutta la distesa fino alla laguna veneta. Cambio veloce e passato di verdura al ristoro e siamo pronti per la lunga discesa che ci porterà al 76° km, durante la quale si recupera ritmo e gambe. Ma… proprio quando sembrava una formalità fare 24 km in 9 ore, Paolo finisce le energie, fa una fatica tremenda, ci sorpassano altri runner, mi invita a correre perché sa che ne ho ancora, ma decido di aspettarlo perché ci tengo veramente a finirla insieme. Così passiamo tutta la notte a camminare tra colline e paesi fino al 90° km dove la sosta diventa lunga; Paolo si riprende e affrontiamo gli ultimi 10 km con l’alba che illumina la salita al centro storico di Asolo (perché al 95° km, 2 km di salita non possono mancare) e poi in discesa verso Casella d’Asolo.



16h06min il tempo finale di gara, non sarà un granché, ma siamo arrivati entrambi! Alla fine mi sono sentito più stanco che se avessi concluso con un paio di ore in meno: camminare così tanto dopo ore di corsa è veramente più faticoso.

Tra le altre cose ci sono state alcune sorprese: ai ristori nei primi 20 km sono spariti i cibi solidi (fette biscottate, torte, wafer, cioccolato, ecc. non ci sono), solo acqua e anguria… Panico! Io di solito mangio tanto anche durante la corsa e l’anguria a volte mi è indigesta. Pazienza, arrivare al ristoro del 40° km non è impossibile e lì c’è di tutto.


Questa 100 km sarà indimenticabile al pari di altre che ho corso: è bello sentirsi bene dopo una corsa così, rivedere le immagini di un viaggio che, passati due giorni, già ti manca. Personalmente la consiglio a tutti perché è possibile finirla anche camminando e ne vale davvero la pena. Non mi sono mai pentito di averla scelta come prima 100 km e continuerò a correrla finché potrò e ne avrò voglia.

15/07/2017, 100 km di Asolo, 100 km, Asolo (TV), RISULTATI





Nessun commento:

Posta un commento