venerdì 30 giugno 2017

Al via oggi i Campionati Italiani assoluti di Trieste. Il punto di Matteo Piombo

Matteo Piombo presenta la storia dei Campionati Italiani assoluti e l'edizione 2017 che parte oggi. La Fidal Piemonte fa il punto sui piemontesi e al link anche gli orari delle gare: CLICCA QUI


Di copertina Jido Ed Derraz impegnato nei 1500 e 5000 a Trieste

Di Matteo Piombo

Campionati italiani assoluti a Trieste

Da quasi 50 anni gli assoluti non si svolgevano a Trieste, esattamente dal 1968. Un anno di grande rivoluzione per il nostro sport in Italia e anche nel mondo. Le Olimpiadi messicane furono un momento di decisivo rilancio del movimento. L’atletica azzurra arriva al suo più importante appuntamento nazionale con molte speranze. La stagione è vissuta finora su tanti exploit di giovani e giovanissimi. E fa ben sperare per il futuro. Non in tutte le gare è così, in alcune specialità (anche importanti) siamo sempre in piena crisi. Ma l’atletica vive a volte anche di specialità che trainano tutto il movimento. Gli assoluti sono una gara in cui gli obiettivi sono diversi. Chi ha raggiunto a fatica il minimo, è contento solo di esserci. E per molti atleti poter gareggiare agli assoluti è un traguardo. Che la maggior parte degli atleti può solo sognare.  Chi ci va per guadagnarsi un posto per i mondiali o gli europei giovanili, cerca il risultato. Non facile in certe specialità, come il mezzofondo, dove ci saranno gare tattiche probabilmente. Poi ci sono gli atleti in corsa per il titolo.  Ma gli assoluti non deludono mai e qualcosa di importante c’è sempre. Ci sono gare più attese e altre piu anonime. Nella velocità maschile e femminile ci aspettiamo molto. Abbiamo molti atleti dotati, in crescita e che hanno bisogno di conferma. Soprattutto attesa è la gara dei 400 metri maschili. Mai abbiamo avuto tanti atleti capaci di significativi exploit, anche se ci manca ancora un campione che ci rappresenti degnamente nelle grandi manifestazioni. Un'altra gara da cui si attende spettacolo è il giavellotto, anche qui mai ci sono stati quattro atleti capaci di andare abbastanza regolarmente oltre 75-76 metri. Bertolini, Bonvecchio, Fent e il giovane……Gara attesa anche il triplo, coi giovani che sfidano il campione di tante battaglie Donato, quasi 41 anni e capitano azzurro. 

Nella lunga storia degli assoluti molti sono gli atleti con tanti titoli al loro attivo. Pietro Mennea ne conta 11 nei 200 metri dal 1971 al 1984. L’acquese Luigi Facelli nei 400 hs ne ha vinti anche lui 11 dal 1924 al 1938. Il record è di 15 titoli e li ha vinti Angiolo Profeti nel peso dal 1938 al 1954 e il grande Adolfo Consolini nel disco dal 1939 al 1960. 14 titoli nel martello hanno vinto Teseo Taddia e Vizzoni, come le staffette 4x100 e 4x400 delle Fiamme Oro Padova, Sara Simeoni nell’alto o la discobola Maffeis. Con 13 successi seguono il pesista Silvano Meconi, Abdon Pamich nella marcia 10 km. la giavellottista Coslovich e la 4x400 della Snia Milano.  A livello di alessandrini vanno ricordati, oltre agli 11 successi di Facelli nei 400hs, i sette titoli vinti da Paolo Camossi nel triplo.
Nel mezzofondo maschile i primati sono di 8 titoli negli 800m di Mario Lanzi e sempre di 8 titoli nei 1500 per Luigi Beccali e Christina Obrist. Nel fondo primeggia il savonese Giuseppe Beviacqua e il sardo Antonio Ambu. Entrambi hanno vinto 6 volte i 5000 metri e sette i 10000 metri. Con sette successi sui 10000 c’è anche Giuseppe Cindolo. Negli 800 femminili 7 titoli per Bulzacchi, Dorio e Nicoletta Tozzi. La Dorio ha anche 10 titoli sui 1500. Maria Guida con 6 titoli è la migliore sui 10000 metri. E l’altoatesina Silvia Weissensteiner con 5 titoli è la migliore dei 5000 metri. Va ricordato che queste distanze sono nel programma da non molti anni. Fino a metà anni sessanta le donne correvano solo gli 800 metri. Ancora più recenti altre specialità femminili come 3000 siepi, asta, triplo e martello. 
Ovviamente questi sono dati che si riferiscono solo ai campionati assoluti all’aperto. 


Edizione 2017

Gli assoluti vengono solo una settimana dopo il campionato europeo per nazioni di Lille. Dove l’Italia non ha fatto una gran figura. Nonostante i proclami di un possibile quinto posto. A Trieste cerchiamo risposte sulla squadra per i mondiali a Londra. Ma non possiamo farci molte illusioni, specialmente in alcune specialità.
Ma in altre speriamo di vedere belle gare con buoni risultati tecnici. 
Un indispensabile premessa, nel mezzofondo sarà difficile vedere buoni tempi. Ci saranno soprattutto gare tattiche, in  cui tutto sarà deciso nel finale. Abbiamo avuto anche agli assoluti grandi exploit, ma oggi non ci sono uomini di quel livello, ma una generale mediocrità. Basta pensare che in Italia quest’anno nessun ottocentista ha fatto meno di 1’47”, Che è un tempo non più rilevante a livello internazionale da molti anni. E che sui 1500 in Italia le gare con qualche atleta sotto 3’40” sono molto rare. Quest’anno nessuna. Anche a livello femminile la mediocrità e la regola.  A Trieste ci saranno 937 atleti, con maggioranza di donne (497) sugli uomini (440). Un dato che significa che l’atletica femminile in Italia oggi ha raggiunto la stessa diffusione di quella maschile, non era così solo una trentina di anni fa. 
Venendo alle gare molta attesa per i 400 metri maschili, una specialità che quest’anno è in crescita. Non solo per Davide Re, che in tre occasioni ha superato la barriera dei 46 secondi, e in coppa Europa è stato sicuramente il migliore azzurro col sui 45.56 in finale. Ma dietro a lui c’è un gruppo di giovani in crescita, che si spera a Trieste non saranno comprimari. Daniele Corsa di 21 anni (46.01) Giuseppe Leonardi di 20 anni (46.19) Vladimir Aceti di 18 anni (46.30) e Michele Tricca di 24 anni (46.56) possono dare al tricolore 2017 sul giro grande agonismo. Altri quattro atleti sono già andati sotto i 47 secondi (Iachini 46.57, Lambrughi specialista dei 400hs con 46.68 Lopez Brayan di 20 anni con 46.90 e Roberto Severi con 46.92) e poi ci sono due Junior (Sibilio di 18 anni e Bianciardi) che danno buone speranze per il futuro. Nella velocità attese anche per i 200 metri. Infantino, Desalu, Marani, Corsa e il giovane Tanzilli sono i favoriti. Cortellazzo, Spanò e Di Franco tre outsider validi. Non eccezionale la gara dei 100 dove Tumi e Cattaneo dovranno vedersela dal giovane Polanco Rijo, dal veterano Riparelli e da Jacobs Lamont Marcell e Obou Delmas. Non grandi le attese dal mezzofondo, dove la mediocrità dura da anni. Sugli 800 Benedetti è nettamente piu forte di tutti, ma quest’anno non ha ancora tempi sotto 1’47. Barriera che nessun altro puo ambire a superare. Anche sui 1500 siamo modesti, Bussotti ha fatto 3’37.12 ma non è stato capace in Coppa Europa di fare una prova valida. Sui 110 hs Perini è il migliore con Fofana che cercherà di tornare sui suoi livelli. Sui 400 hs sfida Lanbrughi Bencosme, con Lorenzo Vegani terzo uomo. Alto inferiore al passato, Chesani l’atleta piu esperto. Fassinotti appare lontano dalle sue misure, con alcuni giovani interessanti (Falocchi, Nava e Belli) che potrebbero fare risultati validi. Il triplo vede sei atleti sopra i 16 metri, con Chiari, Cavazzani e Dellavalle favoriti per il titolo. 
Un'altra bella gara dovrebbero essere i 3000 siepi, con 5 atleti da 8.30 a 8.40 e senza un favorito assoluto. Forse l’esperto Floriani, Ala Zoglami e Gerratana si fanno preferire. Il salto in lungo faceva sperare e in realtà ben 4 atleti sono iscritti con oltre 8 metri. Ma Ojaku quell’8,20 non l’ha ripetuto in coppa, e viaggia sui 7,50. Jacobs,Randazzo e Howe non sono più andati sulle misure indoor. E a questo punto si spera che almeno sia una gara combattuta, e che qualche ottometrista si ricordi del suo personale in pedana. L’alto donne vede la sfida Furlani-Capponcelli. Nella velocità femminile ci sono buone premesse, ma Siragusa,Bongiorni e Chigbolu hanno vistosi alti e bassi, e lo si è visto a Lille. Nei 3000 siepi donne vedremo Francesca Bertoni, che a Lille invece ha dato prova di qualita agonistiche rare negli azzurri di nuova generazione. Mezzofondo femminile anonimo, niente Magnani sui 1500 e Santiusti troppo forte per tutte sugli 800. Più interessanti i 400 hs con Pedroso, Caravelli e Folorunso a darsi battaglia, si spera sotto i 56 secondi. Bella sfida anche sui 100 ha tra Borsi e Cattaneo. Si preannuncia una gara interessante anche il disco donne con Anniballi, Strumillo e Osakue. Tre atlete da 57-58 metri e tutte grandi agoniste. Anche il giavellotto maschile potrebbe essere una gara combattuta. Gli esperti Bonvecchio e Bertolini non dovranno sottovalutare il giovane Fraresso e Fent. In una gara che speriamo regali qualche misura oltre 80 metri. Li facevano i fratelli Lievore nel 1961 e ancora oggi i nostri migliori puntano a quelle misure. Con diversa proporzione a livello internazionale.

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