mercoledì 31 maggio 2017

Essere Podisti significa soffrire. L'Irrazionalità è la conseguenza della passione!

Leggi questo pezzo e ti ritrovi e leggere quello che avrebbe potuto scrivere ognuno di noi. Anche questo è essere Podisti! A voi:


L'IRRAZIONALITA' DEL PODISTA parte 2^

Dopo la prima puntata …

un podista nonostante tutto, ci ricade quasi sempre…

Alcuni problemi tendinei vengono fuori circa un mese fa.
Cosa sarà, cosa non sarà… Fisioterapisti, osteopati, stregoni e sciamani. Tecar, laser, massaggi e centinaia di euro che se ne vanno in fumo!

Finalmente decido di andare dal fisiatra che conosco da vent’anni, un mostro sacro per me (ex medico della Sampdoria, poi medico della Montepaschi di Siena di Basket). Non ci ero ancora andato solo per la pigrizia di dover fare un viaggio fino a Genova.

Consulto e in sessanta secondi ho una diagnosi rivelatasi poi esatta. Calcificazioni nel calcagno che hanno infiammato il tendine d’achille: Terapia Onde d’urto, 3 sedute a distanza di 15 gg una dall’altra.

“Ma non va bene qualsiasi onda d’urto mi dice”, in molti fanno onde d’urto, in molti fanno Tecar, in molti fanno laser: “Ma non tutti i macchinari sono validi, devi andare dal tal dottore che ha un macchinario che usa anche in ospedale ed è all’avanguardia”.

Detto fatto! Dopo 3 giorni la prima seduta. Sdraiato sul lettino con il dottore che mi tiene il piede e mi applica il terminale della macchina. Risultato un dolore allucinante per tre minuti che arriva al cervello, che mi fa contorcere e che mi fa inzuppare la maglietta di sudore!

Mi ritorna subito in mente la scena di “Misery non deve morire” dove lei picchia con la mazza le caviglie del malcapitato.


Quando esco dallo studio chiedo timidamente…”posso correre”?

A questo punto interviene il primario dell’ospedale che passava di lì:” Ma mi faccia il piacere! Si ricordi che una volta per una cosa cosi li ingessavamo, non mi faccia venire la voglia...”

Tutto questo, una quindicina di giorni orsono.

Quindici giorni fermo, per un podista sono un’eternità…più si sta fermi e più cresce la voglia di correre.

L’altro ieri (giovedì 25) vedo un volantino su un Blog…”Visone – Corsa del busie”

Solo 5 km penso…è ora di provare senza dire nulla a nessuno.

Mi raccomando nessuno avverta il medico perché lunedì devo fare la seconda seduta, pero’ oggi (sabato 27) un po' timoroso ho corso i 5km con un’andatura abbastanza tranquilla.

Si parte davanti al castello, all’inizio circa un km di salita poi la strada completamente asfaltata si spiana,  qualche tratto di discesa,  e si arriva nei km finali di pianura..

Risultato? Qualche leggerissimo dolorino da riverificare domani, ma direi che l’irrazionalità del podista ha colpito ancora e credo e spero questa volta senza fare danni.

E pensare che consiglio sempre gli amici di non fare mai cose del genere, perché la teoria noi podisti la sappiamo perfettamente tutta, ma quando si deve passare alla pratica sono dolori!

Per la cronaca, quelli davanti chi li ha visti? Spariti dopo 500 metri  e all’arrivo ho saputo che i risultati sono questi:

27/05/2017, Corsa podistica del Busie, Visone (AL), km. 6.0, UISPRISULTATI
43 classificati
1° Giovanni Tornielli, Peralto Genova, 18'31"
1^ Silva Dondero, Maratoneti Genovesi, 21'07"
Bio Correndo AVIS
Alberto Boffito, 13° - 1° cat
Elisa Balsamo, 29^ - 4^D - 2^ cat.
Giancarlo Vergellato, 35°

Purtroppo non molti partecipanti, ma gara molto piacevole e ben organizzata in tutto. Complimenti agli organizzatori per il personale sui bivi, per il ristoro finale, e per le premiazioni, che questa volta sono state più numerose degli atleti partecipanti, inducendo il factotum Gallo a sorteggiare tra i presenti alcuni premi rimasti dalle premiazioni.


Gara sicuramente da tenere in considerazione per il prossimo anno!


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