giovedì 25 maggio 2017

Dico NO al razzismo e #IoStoconYally

Yally è un atleta oltre la media degli uomini e donne che animano il podismo locale.
Yally è un atleta che fissa i suoi obiettivi stagionali distanti dall'asfalto puntando dritto verso l'anello, si sarebbe detto un tempo, in tartan. Yally è timido, riservato, mai sopra le righe ed è difficile che non sorrida. Yally è un bravo ragazzo.

Yally è senegalese. Yally è nero. Yally è uno di noi.

La ripetizione del nome del ragazzo allenato da Francesco Labate vuole essere di proposito ridondante come fragorosi, insostenibili e intollerabili sono stati i commenti apparsi su Alessandria news circa una intervista che ha rilasciato per il giornale on line della città.

La vittoria alla StrAlessandria 2017 gli ha regalato una certa notorietà è così il giornale ha voluto saperne di più su questo ragazzo che vive, lavora e si allena nella città di Gagliaudo.

La pubblicazione invece che sortire il giusto plauso verso la sua storia e il suo atteggiamento ha scatenato commenti ignobili. Sospetti di doping, furto di lavoro agli italiani e frasi razziste irripetibili. Purtroppo i commenti sono rimasti visibili a lungo prima che la redazione cancellasse quelli più violenti ed anche se li avesse cancellati al volo sarebbe rimasto il cattivo sapore della reazione di alcuni.

Ho sentito Yally al telefono che tutto sommato non l'ha presa a male. Certo non ha fatto piacere questo attacco al colore della sua pelle, senza guardare oltre, senza vedere l'Uomo e l'Atleta.

Abbiamo chiuso l'argomento in fretta forse più per dimenticare velocemente l'accaduto e abbiamo guardato oltre. Domani correrà a Bosco Marengo l'ultima gara del periodo prima dell'inizio del Ramadan e certamente i presenti e il Podismo tutto tiferà per lui.

Ieri, oggi e domani #IoStoconYally




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