mercoledì 5 aprile 2017

Correre a Damasco è divertente finché potevo raccontarlo

Correre per le strade di Damasco* è divertente!
Un momento. Mi presento. Mi chiamo Golan, sì come il poeta, ho 4 anni e i miei genitori mi hanno dato il suo nome.
Golan mi dicono che è un nome importante e devo essere coraggioso e fiero di portarlo.

Sono nato con la guerra e non si vive tanto male come dicono. Devo stare attento alle bombe, non sempre c'è del cibo, ma io sono felice con la mia mamma, il mio papà e i miei fratelli. In tutto siamo in 6. Stiamo stretti nella nostra piccola casa, ma siamo felici. Almeno io lo sono.

La mia mamma e il mio papà lo sono meno, i loro visi sono tristi, stanchi e spesso parlano di andar via, ma io non voglio, ma non glielo posso dire. Io qui sto bene. Ho la mia famiglia e i miei amici. 

Correre è la mia passione e farlo per le strade di Damasco è davvero divertente. Ogni giorno un percorso nuovo. Sento i grandi che parlano di macerie, distruzione, devastazione e a volte ho un po' paura per il modo in cui lo dicono, ma io non ho paura! Mi diverto un sacco con i miei amici. Facciamo i percorsi, corriamo a perdifiato, a volte con una meta a volte per il piacere di correre, saltare e stare insieme. 

No, un po' paura ce l'ho. Quando vedo i morti per la strada, un po' di paura mi viene, ma non dico niente e nemmeno i miei amici dicono niente. Jamal e Ahmad sono i miei migliori amici, non passa giorno che non giochiamo insieme. Spesso i nostri genitori ci sgridano perchè ci allontaniamo troppo dai posti dove ci dicono di rimanere perchè sono luoghi sicuri. Sicuri? Non capisco.

Andavo in una sorta di scuola, un posto dove passavo le mattine con tanti bambini, ma un giorno una bomba l'ha rasa al suolo, da quel momento passo le giornate tra casa e per strada con Jamal e Ahmad

Abu da qualche tempo vive con noi, la sua famiglia è morta e il mio papà ha deciso di aiutare Abu. Abu ora è mio fratello. Forse prima eravamo cugini.

Ma io mi diverto. Corro corro corro tra le macerie di Damasco.

Anche ora sto correndo con Jamal, Ahmad e il mio nuovo fratello Abu. Mi brucia la gola. Inizio a tossire, non riesco a respirare, chiedo aiuto a Jamal, a Ahmad e al mio nuovo fratello Abu, ma anche loro stanno male. Ci abbracciamo. Ho paura. Sento bruciare dentro, non respiro, non re... aiuto... a...

.... scusate non posso più raccontare quanto sia bello correre per le strade di Damasco

*L'attacco è avvenuto nella provincia di Idlib 
**Foto di copertina da una ricerca on line. Non me la sento di pubblicare un'immagine di bambini morti



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