giovedì 23 marzo 2017

Ciao Carlo...Se n'è andato lo zio che non voleva essere chiamato zio


Un titolo strano, come strano era Carlo. Fratello del babbo di Arianna (Lady Bio).
Sansalvatorese, classe 1935, ha vissuto come gli esperti di oggi definirebbero:" Nel peggior modo possibile".

Agricoltore, vinaiolo, commerciante, produttore di vino e trifolao per passione. Fin qui siamo nella Munfrà Valley e tutto torna. Sempre la "cicca" in bocca o tra le dita, beveva solo grappa o whisky ma "solo se qualcuno mi fa compagnia". Complicata anche la sua alimentazione. La pasta doveva essere al ragù, la cotoletta impanata e le patate possibilmente fritte. Frutta e verdura? "Roba da doni".

Insomma come sia riuscito ad arrivare a quasi 82 anni senza un acciacco, nemmeno una parziale coronaria occlusa e fatte salve due-tre influenze, è davvero un mistero. Due giorni fa si è sentito male. Sembrava una normale scivolata dalle scale e invece...

Invece la tac ha sentenziato. Massa enorme nei polmoni. Tumore per chi come me non ama le parole edulcorate tipo male incurabile. Chiamiamo le cose con il loro nome. Una malattia di cui non si è reso conto se non quando se l'è portato via.

Lui era lo zio cowboy vestito sempre in stile country, foulard sempre annodato al collo, con la barba folta che lo rendeva unico nello stile. Carattere particolare e anche quello lo rendeva unico nel suo genere. Le bicchierate con gli amici nuovi e di sempre al bar del paese era il luogo dove esprimeva la sua convivialità.

Il suo viaggio si è fermato nella notte tra giovedì e venerdì, ora sarà certamente in qualche luogo a stuzzicare il fratello Renzo che farà come faceva in vita, facendo finta di non sentirlo, standogli però vicino da fratello minore che bada al maggiore scapestrato. 

Ciao Carlo. Lo zio che non voleva essere chiamato zio.

Sabato alle 15 i funerali a San Salvatore Monferrato


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