lunedì 13 febbraio 2017

Il Cross del Laghetto nelle gambe e nelle parole di Pier Marco Gallo

Torna la voglia di scrivere e raccontare a Pier Marco Gallo. Allora ecco il Cross del Laghetto da chi l'ha vissuta da Runner:

LAGHETTO. CROSS NEL FANGO

Capita che in una piovigginosa domenica di febbraio ci si trovi alle prese con un cross, quello del Laghetto, della cascina Altafiore. Si arriva e si vede già che le auto non sono molte. Brutto segno “corse in Liguria” penso subito e ne ho conferma poco dopo. Solite operazioni pre gara. Ritiro del pettorale e qualche saluto Poi il caffè di rito e qui vengo a sapere che nell’alluvione del Novembre scorso il Bormida ha fatto “il matto” ed ha portato il livello del lago a ridosso delle case, una ventina di metri più in alto, scaricandosi, per fortuna dal lato della ferrovia sennò anche le case  sarebbero andate a bagno. Per un paio di giorni il gestore della struttura è stato in compagnia di tre caprioli e di un cane mentre una parte della strada che costeggia il lago è franata. Conclusione è che la gara si svilupperà solo sul lato sinistro, quello verso la strada e la casa. Ci saranno in abbondanza fango ed acqua. Non male per un cross e se questa è la sua vera essenza allora siamo alla perfezione. Si parte e non siamo in molti ne stimo una novantina. Tra i “forti” vedo Paolo Bertaia che poi farà primo e tra le donne Teresa Repetto, anche lei sul gradino più alto del podio femminile. Di quelli “della mia” ce ne sono tanti che conosco e che penso di poter battere, ma c’è una nutrita pattuglia della Doratletica e questi non li conosco. Poi le categorie sono di dieci anni ed io me ne trovo un buon numero di molto più giovani. Farò la mia gara, la terza dell’anno e quello che viene viene. Partiamo ed è subito fango, la parte bassa non perdona e si lotta sino alla salitella che porta, con una brusca svolta a sinistra, alla parte superiore con tanta erba. Però i giri sono quattro per circa sei km e qualcosa di certo resterà nelle gambe verso la fine. Parto un po forte e poi, dopo il primo giro, devo rallentare. Qualcuno mi passa , ma non molti, nelle ampie curve ne vedo dietro sempre un buon numero. Non devo lottare con nessuno della mia poiché quelli che conosco sono dietro, ma so già che qualche “sconosciuto” mi è davanti. Due giri, tre giri, ed al terzo mi arriva come un fulmine Paolo Bertaia che sta completando la gara, cavolo se va!!! Penso che quando ritornerò dove mi ha doppiato anche per me sarà quasi gara conclusa e mi faccio coraggio. Ultimo giro ed ultima salita nel fango pestato e ripestato, ma le chiodate e le gambe reggono bene. Concludo decorosamente al 46° posto su 96. Vado da Davide Petrini  e, senza cercare di “rompere troppo” vengo a sapere che sono ottavo della categoria dei 10 anni (gli over 60 e 65), ma vedo che della mia sono secondo e la cosa un po mi inorgoglisce. Tempo, per quel che conta, 29’28” sui 5800 metri a 5’08” al km. Considerando il terreno di gara mi sento soddisfatto. Nel tempo mi sono “convertito” al correre bene e cercare di arrivare in condizioni “dignitose”. Le primavere vanno verso le 68 e già il fatto di correre è un privilegio. Si va alle premiazioni e della mia, anzi delle mie due, ne premiano sette, io sono ottavo “medaglia di legno”, ma ho la soddisfazione di consegnare un premio, una coppa preparata da sua figlia, con dedica, all’amico Secondo Morino della Costigliole che oggi ha affrontato la sua 900^ gara. Anche lui è come me del ’49 ed un tempo si facevano delle “terribili battaglie sportive” qualche volta io e qualche volta  lui davanti. Ora Secondo è un po più lento di me, ma la sua filosofia è quella di sentirsi gratificato del poter correre ancora. Poi si va via nella pioggia e nell’impressione di come  quel lago ora basso e tranquillo si sia potuto trasformare in un “mostro” che stava allagando tutto….ma per fortuna è passata, come è alle spalle il cross di oggi che abbiamo corso nel fango e nella pioggerellina, in fondo nel nostro “migliore” clima della bassa alessandrina. Ciao a tutti. Mi è rivenuta voglia di raccontare e raccontarmi e grazie a chi è arrivato in fondo Pier Marco Gallo

12/02/2017, Cross del Laghetto, Castellazzo Bormida (AL), cross km. 6.0, UISP, RISULTATI 

Mancano solo 15 giorni alla MonfeRUN!!!



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