mercoledì 22 febbraio 2017

Ancona campionati italiani indoor. L'analisi

Matteo Piombo propone la sua analisi degli assoluti indoor di Ancona. QUI Machmach e la Guglielmi. Di copertina una sorridente e convincente Giulia Alessandra Viola. Foto dal suo profilo Facebook

Sabato 18 e domenica 19 si sono svolti gli assoluti indoor ed è stata una bella edizione della manifestazione. Piena di risultati importanti, molti dei quali ottenuti da giovani promettenti e che fanno ben sperare per il futuro dell’atletica italiana. La gara che più ha impressionato è di certo il lungo maschile di sabato. Mai in Italia sia era svolta, all’aperto o al coperto, una gara di lungo a simile livello. Un amico ha detto che sembrava un campionato Usa …. Ma c’è l’ironia del fatto che primo e terzo sono in parte statunitensi (da parte di padre e madre rispettivamente Jacobs e Howe). Ma comunque tre saltatori sopra gli otto metri non si erano mai visti. E consideriamo anche che il quarto Kevin Ojaku ha fatto 7,93 e il quinto e Giorgio Tremigliozzi, in passato spesso nostro migliori specialista, che ha fatto 7,83. Quindi 5 atleti sopra 7,80 e ben 16 salti sopra 7,70. Una grande spettacolare gara che ci fa sperare per gli europei di Belgrado di inizio marzo. Un'altra gara molto sentita erano i 60 piani sia maschili che femminili. Nei primi vittoria del Favorito Massimiliano Ferraro in 6.64 con una semifinale corsa in 6.66. In questa prova è importante sapersi gestire per tre turni, e arrivare alla finale non troppo logori. Non ci è piaciuta di Ferraro la partenza, che è praticamente costata la squalifica per falsa a Federico Ragunì. Ferraro al pronti non si alza di scatto ma lentamente e induce così chi gli sta vicino a partire prima. Ad Ancona il controstarter ha punito solo Ragunì con la squalifica. Ma Ferraro è stato ammonito, per questa palese scorrettezza. Tumi ha fatto 6.69 ed è ancora un ottimo velocista, ricordiamo che ha un primato di 6.51, qualche anno fa. Bella gara gli 800 maschili, con tre giovanissimi a far vedere di avere buone chances per il futuro. Simone Barontini e un diciottenne e fa 1.49.40 mettendo tutti in fila. Ma non va dimenticato il secondo, Alessandro Dal Ben classe 1996 e Andrea Romani, anche lui del 1999. Un terzetto che speriamo rilanci gli 800 italiani che mancano di protagonisti validi da alcuni anni, eccettuato il discontinuo Benedetti. Bella doppietta 1500 e 3000 e Yassin Bouih che ha anche lui 20 anni. Un giovane mezzofondista che sembra avere lo spunto vincente. Una gara di alto livello sono stati i 60 hs con 5 atleti sotto gli 8”00. All’insegna dei giovani gli 800 femminili, dominati da Irene Baldessarri in 2’04”30 ma con sul podio la ventenne Elena Bello e la ventunenne Eleonora Vandi, entrambe sui 2’05”. Non va dimenticato che la sesta, Elisa Coiro è del 2000. Una giovane molto promettente è la vincitrice dei 60 hs Elisa Maria Di Lazzaro, classe 1998 e 8’25” battendo tra le altre le esperte Micol Cattaneo e Veronica Borsi. Buon livello anche per i 400 femminili con quattro atlete sotto i 54”. Nella prova maschile ci si aspettava di piu. Ha vinto Marco Lorenzi ex enfant prodige del 2011 quando arrivò facilmente a 18 anni a 46”37. Poi non era arrivato dove si pensava potesse ambire. Ora si ripropone avendo battuto il favorito Lambrughi e Daniele Corsa, il pugliese già sotto i 47” la scorsa stagione all’aperto. I tre potrebbero rappresentare le nostre speranze sul giro. Giulia Viola ha dominato i 3000 metri in 9’04”18 con un vantaggio abissale. Gara modesta di tutte le altre, sopra 9’31”. Anna Bongiorni è stata forse l’atleta femminile protagonista ad Ancona. Col sui 7”26 in semifinale sui 60 piani ha fatto vedere di aver raggiunto un buon livello internazionale. In finale ha vinto bene in 7”30 senza risentire troppo dei tre turni di gare. Nell’alto maschile vince come da pronostico Chesani con 2,25. Da considerare che il secondo, Christian Falocchi è un ventenne e il terzo, Eugenio Meloni e uno dei giovani piu interessanti dell’alto. Vince il favorito anche nell’asta, con 5,40 Giorgio Piantella si aggiudica gara e titolo. Marco Capello del 1997 è terzo con 5,30. Come previsto gran bella gara il peso maschile, molto incerta. All’ultimo lancio si decide tutto. Vince il ventenne Sebastiano Bianchetti con 19,19. Secondo con un solo centimetro in meno Daniele Secci del 1992. Terzo un altro ventenne, Leonardo Fabbri con 18,19. Valida misura anche per Andra Caiaffa del 1995 con 17,29. Nell’asta donne la sorpresa, Maria Roberta Gherca del 2000 vince con 4,15. L’atleta è italiana da poco ma è una giovane molto interessante per il futuro. Gran bella gara anche il triplo dove il potente Daniele Cavazzani piazza un 16,49 che gli regala il titolo tricolore. Daniele Greco torna alle gare dopo lunga assenza e il sui 16,41 oltre al secondo posto fa ben sperare di rivederlo sui livelli del 2012. Da sottolineare il terzo posto di Federico Calcagno che con 16,03 ottiene il nuovo personale e il promettente giovane Edoardo Accetta, classe 1994. Il lungo femminile va a Laura Strati con 6,59 con quattro atlete sopra 6,30 e un discreto livello. Ora ci saranno i campionati europei a Belgrado, dove speriamo chi ha fatto bene ad Ancona si confermi. E tutti i nostri possano fare un utile esperienza.





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