Non sono un feticista delle ricorrenze dei miei esordi podistici e senza Giorgio Piras non l'avrei ricordato, ma grazie ad un suo tag su Facebook con foto ecco che balena alla mente quel giorno.
Avevo iniziato a correre da pochi mesi, direi che febbraio è il mese delle prime corse continue durante un periodo lavorativo in trasferta dall'Isola, a Torino per le Paralimpiadi, per poi iniziare a correre con una certa continuità e costanza da fine aprile. Era il mio periodo sardo.
Allenamenti intensi per quantità e qualità, troppo per la mia carrozzeria ancora non pronta a certi carichi, per correre la prova di Cabras 2006 a 4'/km. Il crono finale fu 1:22, notevole per essere un principiante. Volutamente non ho controllato i secondi, preferisco lasciarmi trasportare dalla memoria.
La tensione al mattino era palese, avevo paura ad affrontare la distanza dovendo fare i conti anche con un obiettivo cronometrico. Nel viaggio da Ghilarza a Cabras, la terra della bottarga di Muggine, mi tremavano le gambe. Che emozione la mia prima mezza maratona!
Il ricordo si fa confuso.
Pronti via e qualche km corso sotto i 3'50"/km per star vicino ad un mio pari categoria, Vincenzo Solinas da Seneghe, avrebbe fatto sì che gli ultimi km le gambe fossero di legno. Lui avrebbe corso da lì a poco la maratona di Reggio Emilia in 2:41!
Due giri dove poco per volta persi terreno, ma il mio orologio pre GPS esclamò: 1:22. Terzo di categoria con una bella bisaccia d'artigianato come premio che è rimasta, appesa come cimelio, per diverso tempo in una stanza della casa dove abitavo all'epoca.
Questo ricordo, riemerso grazie alla fotografia di copertina, è soprattutto per augurare a tutti coloro che domani affronteranno per la prima o per l'ennesima volta la distanza della mezza maratona:
BUON DIVERTIMENTO!!!
E che la corsa sia sempre un'Emozione!
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