martedì 23 agosto 2016

Rio 2016 in salsa Bio Correndo

Un senso di vuoto permane il giorno successivo alla fine delle Olimpiadi. Le mie ottave a memoria e le ricordo velocemente con un flash.

Molto vago quello di Seul del 1988 e le associo a Ben Johnson. Il mio primo approccio con il doping. Avevo 12 anni e rimasi sorpreso. Beata ingenuità! Significative quelle del 1992 a Barcellona il cui flash è la finale di pallanuoto Italia Spagna, vinta dai nostri contro i padroni di casa in un finale trilling, ma non posso non ricordare la zar. Alexander Popov. Il nuotare stilisticamente migliore di tutti i tempi. 1996 Michael Johnson senza se e senza ma. Due record del mondo e due ori olimpici 200 e 400 mt. 2000 Sydney. Doppio oro per il novarese Domenico Fioravanti nei 100 e nei 200 rana. 2004 Atene Stefano Baldini e la sua Maratona Olimpica. 2008 Pechino Michael Phelps, il cannibale di Baltimora conquista 8 ori e nasce l'era di Usain Bolt. 2012 Londra Rudisha e un doppio giro di pista memorabile per tempo e stile e ancora il duo Phelps-Bolt

Il Podismo non è disciplina olimpica ed io sono il blogger della sagra dell'acciuga, definizione affibbiatami da un detrattore qualche anno fa, ma è la verità, così le mie analisi sono quelle del Bar dell'Agorà Bio Correndo, senza nessuna aspirazione di obiettività e di cronaca, ma solo con la pretesa di esprimere una opinione fra amici, magari con un ideale bicchiere di vino rosso sul tavolo.

Rio 2016
Due settimane in cui la tv si è surriscaldata rimanendo accesa e sintonizzata su Rai2 come se gli altri canali non esistessero. L'Olimpiade è l'evento di tutti gli sport, si dice che la regina sia l'Atletica e indubbiamente la mia attenzione è stata alta anche se come detto più volte conosco più il valore di un crono sui 400 mt stile libero che di un 800 mt piani. Sono completamente out su salti e getti.

I gesti
Raccontare due settimane in poche battute è materialmente impossibile e allora mi affido ancora ad immagini che mi hanno colpito. Si parte con tre episodi totalmente differenti. La bandiera dell'U.E. esposta dalla Di Francisca come simbolo di solidarietà, il pessimo gesto del judoka egiziano che non saluta quello israeliano che non ha bisogno di commenti e quello di poche ore fa dell'argento in maratona dell'Etiope Lilesa (nella foto de La Stampa on line) che con le braccia indica il simbolo della X in segno di protesta contro il suo governo. Fatto che nella sua terra potrebbe costargli la vita.



Il meglio
L'indigestione visiva di sport di varia natura è ancora persistente e le emozioni forti sono state quelle del beach volley con le due coppie italiane, della pallavolo con l'argento maschile e la scoperta di una nazionale eterogenea per origine di diversi atleti e della pallanuoto sia maschile e femminile con partite da fiato sospeso. Le emozioni forti non sono mancate!

Gli allori Bio Correndo
Facendo uno sforzo enorme indico i due risultati che hanno caratterizzato la mia olimpiade brasiliana. Al netto ancora una volta di Phelps e Bolt i due risultati che mi hanno fatto fare un balzo sulla sedia e mi hanno sentire un brivido sono stati il bronzo (il primo) di Tania Cagnotto con Francesca Dallapè (nella foto dalla pagna FB della Cagnotto) dietro solo alle macchine da guerra cinesi e il 400 stellare di Wayde van Niekerk. Il Sudafricano capace di abbassare il record del mondo di Michael Johnson. Un evento che ho avuto la percezione che sia passato in secondo piano dai media, forse perchè Van Niekerk non è un personaggio pubblico ad impatto come altri, anche se poi la sua storia e quella della sua allenatrice sono molto interessanti

Un post lo meritavano per esempio solo la coppia Lupo Nicolai. Argento nel beach volley, sport che in casa Bio Correndo ha spopolato, dagli adulti al più piccolo per la dinamicità dei singoli scambi. Sport e divertimento. La coppia è di quelle che su i giornali riempe intere colonne. Migliaia di battute (giornalistiche non sportive). I due hanno una storia personale da raccontare fatta uno di una malattia sconfitta, l'altro di un passato non da pallavolista ma di giocatore nato sulla sabbia, cose da giornalisti veri e i quotidiani non si sono lasciati scappare l'occasione di raccontarli

Esposizione Ingenerosa!
Quanti risultati, fatti, storie, personaggi hanno animato queste due settimane, quante piccole grandi vittorie e disfatte non ho preso in considerazione. L'idea per il prossimo grande evento è quello di gestire con delle brevi-news i fatti più salienti magari con l'aiuto di qualche esperto, chissà che non possa essere un buon servizio




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