giovedì 16 giugno 2016

Il Coni e la Omontransfobia. Nello statuto il contrasto alla discriminazione

La forte atleta della Cambiaso Risso Emanuela Massa si occupa di educazione ai diritti umani per Amnesty International e, dopo quanto accaduto a Orlando nei giorni scorsi, è importante ricordare quanto stabilito dal Coni nelle settimane scorse.
Grazie al contributo di Emanuela riporto un lancio

SPORT, IL CONI INSERISCE LA LOTTA ALL'OMOTRANSFOBIA NELLO STATUTO. ARCIGAY: "UN'OTTIMA NOTIZIA"

Bologna 17 maggio 2016 - "La decisione del Consiglio Nazionale del CONI di modificare il proprio statuto per inserire un esplicito e inequivocabile riferimento al contrasto all'omofobia è un'ottima notizia": lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: "Finalmente il contrasto alla discriminazione basata sull'orientamento sessuale entra a pieno titolo  fra le politiche di intervento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Anche questa scelta del mondo dello sport riporta l'Italia sempre più in Europa, come per la legge sulle Unioni Civili, contribuendo a farci uscire dal limbo in cui ci trovavamo, dato che il nostro Paese anche in questo campo scontava un ritardo rispetto agli altri grandi Paesi Europei. Un ottimo segnale in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, giunto anche grazie al deciso stimolo del nuovo direttore dell'UNAR Francesco Spano, che ha scelto di impegnare il proprio Ufficio anche nel mondo dello sport come ambito di azione e promozione di valori positivi quali il rispetto delle differenze, proposito raccolto dal Presidente del CONI Giovanni Malagò".  "Sono davvero soddisfatto - prosegue Antonello Sannino, già responsabile sport di Arcigay - che finalmente abbia trovato riscontro una richiesta che più volte abbiamo avanzato per primi, durante la presidenza Pescante, successivamente all'attuale Segreteria del Coni e alle Istituzioni nazionali che lavorano in ambito di contrasto alle discriminazioni come l'UNAR. Arcigay,  insieme alla UISP e al centro Sinapsi dell'Università Federico II di Napoli, anche durante i lavori del convegno nazionale, Terzo Tempo Fair Play, lo scorso anno, aveva proposto tale modifica sia per lo Statuto del Coni che per quello delle Federazioni sportive. Un risultato importante che potrà rendere ancora più concreta l'azione di contrasto all'omotransfobia nello sport e migliorare di conseguenza la qualità della vita delle persone LGBT negli ambienti sportivi. Non bisogna dimenticare - aggiunge infine Sannino - la necessità di avviare attività di formazione dedicate al contrasto alle discriminazioni omofobiche per i dirigenti, tecnici, atleti e per tutti gli operatori e le operatrici del mondo dello sport".

rif. Ufficio stampa Arcigay - Vincenzo Branà

Immagine di copertina da una ricerca su Google

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