sabato 16 aprile 2016

Tifosi sulle strade del Podismo... di Gigi Cabrino

BREVE ELOGIO DEI NOSTRI TIFOSI
Spesso ci confrontiamo e scriviamo su di noi, sulle nostre gare, sui tempi, prestazioni più o meno buone, oppure sull'organizzazione delle corse a cui partecipiamo.
Credo che uno degli “attori” del nostro mondo su cui non si parla né scrive abbastanza sia il tifoso, che sia l’accompagnatore/trice, lo stesso podista che per una volta non gareggia ma accompagna gli amici, oppure la persona qualunque che il giorno della gara podistica della sagra del paese si mette sull’uscio di casa e incita quei matti che corrono e sudano.
E credo che sia necessario parlarne in un paese come l’Italia, dove la parola tifo/tifosi è sempre accostata a episodi di violenza, devastazione o scontri con le forze dell’ordine.
Alle gare di corsa niente di tutto ciò; chi assiste lungo il percorso o all’arrivo sicuramente ha un occhio particolare per il proprio atleta ( il marito, il figlio o l’amico) , ma incoraggia comunque indistintamente tutti.
TUTTI. Questo è il tratto distintivo del  tifo nel podismo, l’applaudire non solo il proprio beniamino, ma tutti, dal primo all’ultimo, in maniera ordinata, educata e veramente sportiva.
Ricordo il 2 novembre 2003, a New York, quanto mi abbia aiutato correre tutti i 42 km della gara accompagnato dal tifo sui due lati della strada, e lo stupore del  mio compagno di stanza in hotel, un signore che aveva corso in poco meno di sette ore, nel sentirsi acclamato all’arrivo come ( e forse più) del  primo.
Non vorrei parlare di “superiorità morale” rispetto al tifo in altri sport, anche perché sono convinto che i casinisti ultras siano solo una parte del tifo, e poi non sono nessuno per giudicare… ma vorrà pur dire qualcosa il fatto che nel 2006 la famosa capocciata di Zidane a Materazzi e la sconfitta della Francia ai mondiali abbiano scatenato quasi una crisi diplomatica tra i due lati delle Alpi coi francesi che quasi quasi volevano riprendere ad usare le ghigliottine con noi italiani e, nemmeno due mesi dopo, a Chamonix un italiano DOC abbia vinto l’UTMB applaudito e festeggiato  da tutti, francesi e non.
Durante le nostre gare siamo sempre sostenuti dai FORZA!!! BRAVO!!!  rivolti a noi da chi è lungo il percorso o all’arrivo.               
Pensiamoci e ricordiamocene…. E se ogni tanto ci capita di assistere ad una gara come spettatori sappiamo che incitando chi corre facciamo una gran bella cosa.
Gigi Cabrino

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