giovedì 10 marzo 2016

Marco Molinari (Delta Spedizioni) alla Trans Gran Canaria 2016 (125 km, 8,000 m d+)

Pensieri e sensazioni raccolti da Alberto Azzarini
È la madre di tutte le gare di fondo. Per correre il 125 km, ho impiegato poco più di una giornata (24:28:37). Semplicemente una gara stupenda.


Mi è successo veramente di tutto. La gara parte subito in salita impegnativa. Corro bene e tranquillo.  Segue un mangia e bevi in quota. I primi 40 km sino alla prima base, passano velocemente: li corro a buona andatura.

Intorno al 50 km comincia una crisi seria, soprattutto in discesa con forti dolori alle ginocchia. Ho scelto di riposarmi e dormire su un prato al sole per 40 minuiti. Erano passate circa 10 ore dalla partenza. Poi, alla successiva base vita ho mangiato un meraviglioso piattone di pasta e sono ripartito fresco come una rosa. Ho fatto la stessa cosa alla base vita successiva: pasta e ripartenza alla grande. Tra il 95 km e il 110 km ancora dolori, ma una buona energia mi sostiene. C’è ancora salita e un pezzo brutto in un alveo secco di torrente. Gli 7 - 8 km finali sono in discesa. Sono felice e volo al traguardo. Finisher.

La pasta è stata un compagna fondamentale in questa avventura. Mi aveva sempre colpito Barnes che raccontava che durante la sua vittoria alla CRO MAGNON si era solo alimentato con pasta. Non è la mia prima gara lunghissima. L’anno scorso ho fatto la 100 km Tuscany corsa, che era ancora una gara " veloce ". Fatta in dodici ore. Questa è tutto un altro mondo, gara durissima, dove dormire mi ha fatto guadagnare psico-fisicamente e mangiare è stato determinante. Fondamentale non usare gel e integratori, perchè il mio corpo non li gradisce.

Difficile trovare i lati negativi. Sicuramente il problema fisico alle ginocchia mi ha condizionato non poco, togliendo energie al gesto atletico. Dovrò lavorare su questo problema alle ginocchia in discesa: è simmetrico e muscolare sul fascio laterale del quadricipite. Poi penserò alla prossima avventura. Correrò le “Porte di Pietra”, ma non so ancora su che distanza. Per adesso mi godo questa sensazione e quest’esperienza.


Alberto Azzarini tramite Fabrizio Benente

TRACCIA GPS a cura di #Iostoconsimo (Simone Ferrero)

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