giovedì 24 dicembre 2015

Il Grandangolo di Pier Marco Gallo. Saluti e riflessione

SALUTI DI NATALE
Chiude definitivamente l’anno il nostro calendario podistico ricco di gare a “marca” EPS e, ancora, povero di gare Fidal, stante l’ormai cronica poca “avvedutezza” dei vertici nazionali che non sanno o non vogliono gestire al meglio l’immenso “tesoro” del Mondo Master.
Ma, e ne siamo convinti, non sta a noi ergerci a Giudici o Censori, ma sta a noi come fedeli cronisti riportare la realtà delle cose, cose che troppo spesso nel nostro Paese vengono manipolate ai soli fini dell’interesse immediato. “Pecunia non olet” recita un vecchissimo adagio latino, il danaro non puzza. Sarà anche vero, ma certo danaro di puzza ne fa e molta. Tornando a noi ed al bilancio di questa nostra stagione podistica si deve prendere atto di numeri non esaltanti e, a livello di atleti, di poche, anzi pochissime vere rivelazioni. I giovani di valore sono sempre meno e se qualcosa è emerso lo ha fatto in campo femminile con qualche giovanissima atleta. I nomi lasciamoli stare e poi ognuno di noi che conosce “l’ambiente” può trovarli da se. Per quanto riguarda la UISP Stellio Sciutto ha lasciato il “timone” di una barca che per una decina di anni ha guidato con buona fortuna. Gli va tributato un grazie anche per la tenacia e la ricerca continua di qualcosa di nuovo da dare in gestione, a volte, anche a qualcuno che poi tale gestione non ha saputo ben dirigere, ma questa è un’altra storia. Grazie Stellio ed auguri a chi, Davide Pedrini, gli subentra nei contatti con la UISP e già dai primi passi dimostra di saperci fare. Grazie agli organizzatori che sapranno “crescere” e non avranno bisogno dell’aiutino per organizzare buone gare. Dobbiamo crescere tutti se vogliamo che i numeri aumentino, se vogliamo che le nostre gare siano davvero “sentite”  e non “subite” perché non c’è nulla di meglio intorno. Anche per l’AICS non ci pare sia stata un’annata “esaltante”. Gare ben organizzate, alcune anche decisamente su ottimi livelli, ma anche qui i numeri hanno latitato. Enrico Carminati è sempre più “l’uomo solo al comando” e dobbiamo rendergliene merito. Tira la carretta da tanti anni e lo fa  da solo. Qualche aiuto si, nello stilare le classifiche, ma il grosso del lavoro se lo becca lui. Per la prima volta, ed è una cosa estremamente positiva, ci si è guardati negli occhi e cercato di non farci reciprocamente male con la UISP. Si, è vero, anche in passato si era cercato di combinare qualcosa insieme, ma ci pare che ora lo spirito sia diverso. Nessuno ce ne voglia. A Castellazzo domenica 20 si era in pochi, ma l’aria era buona, un’aria davvero pulita nonostante “l’alta pressione”. Una sgambata di quasi 9 km senza un vincitore, anzi con tutti al primo posto e tutti a dividere il panettone e lo spumante. Bello e simpatico. Merita più persone come accadeva qualche anno fa. Stare insieme senza l’ansia della gara fa bene a tutti. Si parla ci si saluta, si rivedono con piacere volti che da qualche tempo mancavano. Ci si commuove nel vedere i progressi e si spera sempre in un futuro lontano dai malanni e dai dolori che questi malanni portano con se. Ci si sente parte di un tutto, ci si sente parte di un popolo che sa accogliere senza chiedere, che sa, in questa circostanza “andare più piano” per stare con l’amico che puntualmente lasciamo indietro in gara o che, puntualmente ci stacca. Castellazzo, domenica 20 è stato tutto questo, è stato anche l’allegria di Damiano che il microfono la sa usare bene e sono stati anche gli auguri di Natale  e di un bel 2016. E’ stata la promessa di ritrovarci tutti a gareggiare. E’ stato, Castellazzo domenica 20, anche qualche occhio “lucido” per una commozione che aveva tanti motivi per esserci. Il 31 si corre ad Acqui. Si parte dalla ex Caserma alle 15 per un saluto al vecchio 2015. Soliti € 3 di iscrizione e premi ai primi 3 assoluti ed ai 3 di categoria. Il percorso è solo in apparenza semplice poiché dopo un primo km pianeggiante si fa una bella salita  tosta (250 metri circa) e quindi sino al “giro di boa” alla fine della strada della Faetta si sale sempre con qualche tratto di sterrato. Girata “la capa al ciuccio” , come dicono a Napoli, si fa tutto in discesa per circa 2.5 km. Vi aspetto…per brindare. Per la prima gara acquese del 2016, saltata definitivamente la data del 6 Gennaio in quanto l’ATA ha impegni con i “giovani” si apre la possibilità di gareggiare sabato 9 il pomeriggio, ma la cosa è ancora in fase di “studio” da parte della società organizzatrice. Ci faremo carico di informare. Per ora buon Natale a tutti sperando in un “benevolo bisesto” 2016…Ciao Pier Marco Gallo

3 commenti:

  1. Tanti, tanti auguri a tutti i runners. Mi unisco al ringraziamento a chi si accolla l'onere di organizzare e sostenere il movimento. Un grazie vero

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  2. Auguri Pier Marco! Domenica avrei dovuto esserci anch'io a Castellazzo ma ero raffreddato.. :P Ci si vede ad Acqui!

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  3. Il classico cross del 6 gennaio all'Aviosuperficie è concomitante con la I prova del Campionato Federale Regionale di Cross che si svolge ad Asti quindi sarà spostato ad un'altra data che non è ancora definita. Si cercherà di evitare la data del 10 gennaio in quanto quel giorno è in programma il cross di Vho (UISP Pavia)

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