sabato 19 dicembre 2015

Da 128,5 kg a 42,195 km. Non è una questione di misure. E' la storia di uno di noi

Avete presente quelle trasmissioni in cui una persona in forte sovrappeso viene seguita da un nutrizionista, uno psicologo e un personal trainer e nel giro di un anno viene aiutata a dimagrire e addirittura a compiere qualche impresa sportiva?
Questa storia ha in comune solo il protagonista con problemi di peso, al posto degli specialisti abbiamo la determinazione, la volontà, la pazienza e anche il sostegno di una moglie, anche qui si arriva a compiere un'impresa sportiva, anzi più di una, ma sono serviti 10 anni di cui almeno 3 particolarmente difficili.
La nota in più è che questa è la storia di uno di noi, parliamo di Massimo Pichetto.
A vederlo ora nessuno crederebbe che il podista della Peralto Genova possa essere arrivato a sfiorare i 130 kg, ma nel 2000 la bilancia su cui salì Massimo registrò il peso di 128,5 kg per 166 cm di altezza e il 10 gennaio 2000 segnò l'inizio dei cambiamenti, basta alimentazione abbondante e disordinata, basta pranzi domenicali luculliani, Pichetto da solo inizia una dieta dura con il solo aiuto del proprio medico di base e della moglie. Per i primi sette mesi sembra andare tutto per il verso giusto, ma durante le vacanze estive e durante l periodo natalizio Massimo si prende una pausa dalla diete e riacquista una parte dei chili persi e purtroppo questo effetto yo-yo si ripete per tre anni. Nonostante le difficoltà Massimo non si arrende e finalmente nel 2003 decide di cambiare registro anche durante le ferie.Proprio durante il periodo estivo in Sardegna avviene l'incontro con la corsa, prima da jogger poi grazie ai consigli di Daniele, un podista sardo, passa dalla condizione di podista per caso a runner e le sensazioni che prova iniziano ad essere il preludio di una passione che verrà. Il 10 ottobre 2004 Massimo corre la sua prima gara "Su e giù per le Albissole" 12 km di fatica, da lì......Volete sapere come continua l'avventura di Massimo? Allora vi consiglio vivamente di leggere il suo libro " Da 128,5 kg a 42,195 km" scaricabile gratuitamente dal sito della sua società  Podistica Peralto, il titolo lascia già presagire come si concluderà, ma credo sia un bell'esempio e un insegnamento per chiunque si ponga un obiettivo da raggiungere e ha il timore di non farcela.

A Stefano Leveratto.

Si dedica una vittoria, un fatto, un momento della nostra vita a qualcuno. Nel mio piccolo dedico questa recensione a Stefano, il compagno di squadra di Massimo scomparso nelle settimane scorse

2 commenti:

  1. Grazie Fausto, soprattutto per il ricordo di Stefano!

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  2. Grande ci siamo visti a Reggio Emilia se non sbaglio al km 36 circa con a fianco un maratoneta genovese mi ha colpito la scritta sulla maglietta da 128 kg a 42,195k mi pare.

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