Domenica 8 Novembre si è svolta la prima edizione della
MezzAosta, denominata “Tra pietra e acciaio”, la nuova mezza maratona di Aosta.
La data di questo evento è stata appositamente pensata per
colmare un periodo dell’anno nel quale il turismo in Valle d’Aosta ha una
naturale flessione, in attesa della ripresa all’accensione delle luminarie, dei
mercatini natalizi e dell’immancabile (neve permettendo) stagione sciistica.
La gara, omologata FIDAL, si è svolta su un percorso pianeggiante
interamente chiuso al traffico, ricco di rettilinei e quindi veloce e
scorrevole.
In parallelo alla gara agonistica è stata effettuata
anche una gara non competitiva di cinque chilometri, abbinata a un percorso
enogastronomico a tappe per poter gustare le eccellenze valdostane. In questo
modo intere famiglie o semplici curiosi o accompagnatori degli atleti si sono
avvicinati all’evento, e alla fine sono stati 857 tra atleti e appassionati che
hanno partecipato a questa bellissima e riuscitissima festa (oltre 500
partecipanti alla mezza e quasi 340 al percorso a tappe enogastronomico).
Giunti in zona partenza (Viale Conte Crotti, un paio di
chilometri dal centro storico), già si sente la musica “a palla” proveniente da
una postazione DJ. Tutto è pronto, la città sta per subire una piccola
invasione colorata e chiassosa. Almeno per un paio di ore, le strade tornano a
misura di uomo e pedone. Nonostante sia l’8 Novembre, la temperatura è
incredibilmente mite, sole pieno e circa 10°C. Roba da non crederci.
Terminato il riscaldamento mi avvicino alla zona
partenza, la tensione sale e con lei la musica dagli altoparlanti. Mancano
pochi minuti. Prima sorpresa. Lo speaker presenta uno a uno i top runner,
almeno 5/6 accreditati per la vittoria tra cui l’atleta valdostano Réné Cunéaz.
Per ognuno indica il loro PB, accolti dai presenti (tantissima gente alla
partenza) con lunghi applausi. Quando mancano 10 secondi inizia il countdown,
saltello nervosamente, l’atmosfera è coinvolgente e per un attimo, anch’io, mi
sento un top runner. Poi lo sparo. Il percorso me lo ero già studiato, Aosta la
conosco bene, e sapevo che era intervallato da diversi momenti particolari e
per me ricchi di significato. Dopo circa 3 chilometri il serpentone entra nel
centro storico di Aosta, e lo fa dalla porta principale: Ponte di Pietra, Arco
d’Augusto (suggestivo il passaggio su un tappeto rosso proprio sotto l’Arco),
Via Sant’Anselmo, la Porta Pretoria e la centrale Piazza Chanoux. Praticamente
tutti i punti più suggestivi e ricchi di storia di Aosta. Dopo aver transitato
dalla linea di partenza la mezza maratona ha costeggiato diversi impianti
sportivi comunali, per poi entrare, cosa del tutto particolare, all’interno
della stabilimento Cogne Acciai Speciali, con traguardo volante al decimo
chilometro. Finalmente sono riuscito a entrare in una fabbrica che ho sempre
solo potuto immaginare dai racconti di mio padre, Valdostano DOC, che adesso,
da qualche parte ma non so bene dove, sta pescando tranquillo nei laghetti del
cielo.
All’uscita dello stabilimento si esce quindi da
territorio del Comune di Aosta, e, costeggiando la Dora, si entra nella pista
ciclopedonale dell’area verde di Pollein, parco caratteristico della città
ritrovo di runner e jogger. Gli ultimi chilometri sono il ritorno verso Viale
Conte Crotti, pregustando ormai l’arrivo.
Lungo tutto il percorso, dal centro città alla periferia
all’area verde decine e decine di persone che incitavano, dal primo all’ultimo,
tutti i partecipanti. Chi dal balcone, chi in bici chi da bordo strada è stato
un continuo incitamento e partecipazione, con urla e campanacci. All’interno
dello stabilimento Cogne operai si affacciavano incuriositi dai capannoni,
pensando probabilmente il classico “ma chi glielo fa fare?”. All’arrivo decine
di bimbi chiedevano il cinque al passaggio dei runner. Dopo aver tagliato il traguardo ero
soddisfatto, per una volta non del tempo, 1:43:55, ma di essere parte di questa
festa.
Dopo aver pranzato usufruendo del buono pasto in una
tensostruttura, alle 14,45 hanno avuto luogo le premiazioni. Pensavo che dopo
diverse ore la premiazione sarebbe stata poco frequentata, invece moltissima
gente era già assiepata sotto il palco, pronta ad attribuire il giusto applauso
ai protagonisti della giornata. Complice una bella fiera di prodotti locali e artigianali,
bancarelle, castagnata benefica e crêpes, la gente è stata incollata alla
premiazione. Nel sottofondo musica che dava il giusto ritmo alla premiazione.
Poi proclamazione dei due vincitori ed esecuzione degli inni nazionali.
Uno degli obiettivi dell’organizzazione era far diventare
la mezza maratona di Aosta patrimonio della città stessa. Penso che l’abbiano
raggiunto.
Come si dice in questi casi: Buona la prima!
Giorgio Bettoni
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