mercoledì 4 novembre 2015

La StraTaurisano di Donato Corciulo

Cosa fa un podista quando va in vacanza? Cerca una garetta per non perdere l'abitudine! Donato, per l'occasione, racconta la sua esperienza nella sua Puglia:

Trovandomi nel Salento per qualche giorno, ne ho approfittato per correre il 1° novembre la StraTaurisanouna corsa di 10k in un paesino in provincia di Lecce, a Taurisano appunto.
Organizzazione è la parola d'obbligo che mi risuona ricorrentemente. Non me ne vogliano i nostri cari organizzatori mandrogni, ma qui, nel tacco d'Italia, si sono davvero ben organizzati. 

Cominciamo dall'iscrizione.
Per tutti i corridori la può fare solo la società certificata è registrata sul sito cronogare.it 
Si può fare online sino ad un paio di giorni prima. Il sito credo faccia riferimento alla società SDAM che gestisce, credo, la maggior parte delle gare in Salento. Ne fanno una a settimana loro. Io ho chiesto al buon Pier Luigi Prato di avviare la procedura x iscrivermi.
Il giorno delle gara, la partenza era per le 9 nella piazza del mercato comunale, sono arrivato un po' prima non sapendo cosa mi sarei trovato davanti, e qui sono rimasto colpito. 

La consegna dei pettorali e relativo pagamento di tutti gli iscritti viene fatto ad un solo rappresentante della società, in una busta ci sono i pettorali e i chip.

Lo stesso vale per i pacchi gara. In una scatola sono inseriti tutti i pacchi gara delle relativa società, quindi niente code al ritiro sia dei pettorali sia dei pacchi gara. Considerato che gli iscritti erano circa 600, io ero unico iscritto della mia società, ma tutto sempre organizzato.

Avevano una scatola con i pacchi gara singoli, per qualcuno come me e per qualche non competitivo che credo iscrivano all'ultimo.
Ho visto runner arrivati coi pullman, erano un paio, furgoni di società, e macchinate piene. È qui c’è un'altra cosa che mi ha colpito. Tutti o quasi erano con le divise societarie. È quando tutti si sono cambiati il l 99% dei corridori vestiva la divisa sociale, solo i non competitivi e rari runner non le avevano.

Unico neo la partenza ritardata di 10 minuti, ma solo x la difficoltà a gestire 600 partenti al nastro di partenza. Tutti chiaramente volevamo stare davanti e quindi ci trovavamo sempre fuori dalla linea, sotto al solito gonfiabile.

Partiti!

Il percorso ad anello  si snoda per poche strade del paese per le vie delle campagne vicine per poi ritornare in paese. Preceduti e scortati  da un gruppo di ciclisti di un gruppo sportivo locale su strade chiuse al traffico ben segnate con le frecce a terra e ogni km segnato con cartelli.

Non è passata una sola macchina, ogni incrocio presidiato dai ragazzi della protezione civile, 2 ristori con i boy-scout a gestire il tutto con bicchieri e bottiglie.

Sulla linea del traguardo con servizio cronometrico lo speaker urla nome posizione e qualche volta il tempo di chi arriva.

Dopo la fatica ci vuole un buon ristoro e anche qui non si smentiscono!

Fanno passare i runner tra la tavolata imbandita e le transenne, tutti in fila, 2 scatole all'inizio per restituire chip e pettorali, bicchieri di acqua e the, dei pezzi di torta varie, rigorosamente in scatole trasparenti monouso, barattoli di yogurt e cassette di frutta.

Il tempo di cambiarsi ed è esposta la classifica assoluta con le posizioni di categoria.
Appena un'ora e mezza dalla partenza e si parte con le premiazioni. Palchetto, autorità, hostess per la consegna dei premi.



Riconoscimenti per i primi dieci di categoria maschile e femminile. Con 600 iscritti riescono a riempire tutte le categorie.

In meno di un'ora hanno completato il tutto con lo speaker che chiama i vari premiati.

Coppa per la prima donna e il primo uomo più cesto alimentare. E che cesto!! Di un certo spessore per tutti i premiati di categoria.




Per la prima volta credo che il nord dovrebbe guardare al sud!

La mia corsa invece: 32° assoluto con un personal best sui 10k, 4° di categoria, considerato il numero partenti sono soddisfatto. Un grazie al coach Francesco Labate.


01/11/2015; StraTaurisano; km 10,0; Taurisano (LE)CLASSIFICA
559 classificati
Claudio Demori, Asd GPDM, 19° - 1° cat. - 37'34"
Donato Corciulo, GP Solvay; 32° - 4° cat. - 38'17"
(Fonte: My Sdam)

2 commenti:

  1. Grazie Donato del racconto e della tua esperienza pugliese. Dalla prima riga all'ultima rivedo i miei albori nella corsa. In Sardegna, tranne che i chip e per i numeri, era così. Qui da noi è impensabile, al momento, prevedere iscrizioni tassative e di squadra, dove spesso regna l'individualismo più che lo spirito di squadra. Non so in Puglia ma in Sardegna il giorno della corsa ci si poteva iscrivere con un esborso superiore e qui ci si lamenta se la corsa costa 6 anzichè 5 €. E per prendere la busta con tutti i pettorali significa che UNA persona deve pagare per tutti e farsi dare i soldi. Non sia le discussioni a cui ho assistito! Squadre numerose pagamento salato. Poi c'è quello che non si presenta e bisogna rincorrerlo per farsi dare i soldi. Altro aspetto che dici è delle classifiche e dei tempi. Per l'alessandrino hai ragione, ma se guardi nel cuneese e nel torinese, nelle gare Fidal, è già così. La Fidal si appoggia a SDAM e la situazione è simile a quella che hai descritto. Nulla si può fare per l'accoglienza del sud e delle isole. Altro mondo, altra vita e che rimpianti per le corse di Macomer, Tempio Pausania, Orani e tutto il nuorese!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vero x i pagamenti ... ho visto il rappresentante di una società pagare 200 euro... aveva qundi ben 40 atleti iscritti... bisognerebbe vedere come funziona all' interno delle varie società...
      e un'altra cosa che mi ha colpito nelle canotte sociali è stata la ricchezza di sponsor locali... dal negozio di occhiali .... al meccanico ... la pasticceria .. etc di tutti i tipi insomma

      Elimina