sabato 14 novembre 2015

Il mio nome è MAI PIU' - Salvami - Pace

Ieri (14 novembre) ho scritto il post qui sotto. Dopo cena ho seguito la trasmissione di Fabio Fazio in cui ognuno portava in dote una parola. La mia è PACE. Volontariamente non ho fatto alcun cenno a chi ha creato questo disastro, ma non bisogna far finta che non esistano senza però scadere sul loro livello di folle criminalità. PACE, serenità, tranquillità.
Quella che ci vogliono togliere, ma che invece sarà il fondamento della risalita nel piccolo delle nostre vite.

Immagini del post prese da una ricerca su Google

La mia sensibilità in questo periodo è messa a dura prova da situazioni che toccano il mio sentire in modo roboante e sconvolgono le mie giornate. Il 14 novembre lo ricorderò a lungo, come tanti. A Parigi è successo il finimondo il 13, ma sono stato investito da parole e immagini solo questa mattina aprendo i giornali e il mondo del web.

Violenza, Morte, Paura

Il terrorismo è questo. Innescare un processo di paura e con quella creare l'opportunità di altra Violenza e Morte. Scatenare una reazione forte in chi è stato colpito per continuare quel processo senza uno sbocco che porta ad altra sofferenza.

Nel corso degli anni siamo stati abituati a tanti attacchi terroristici, ma quelli che toccano le nostre anime sono quelli che colpiscono il mondo occidentale, perchè in quel momento si pensa: la prossima volta può essere a casa mia, inteso nella nostra nazione, nella nostra città, nel nostro quartiere.

L'11 settembre è stata la svolta. Da quel momento tutti abbiamo capito che il terrorismo poteva essere alla porta di casa e quel giorno ho creduto che l'unica scelta possibile fosse l'intervento militare, l'uso della forza per sconfiggere il male. Di questo pensiero in seguito mi sono profondamente vergognato.

Ascoltate SALVAMI di Lorenzo Jovanotti che mi ha aiutato ad avere un punto di vista diverso.


VIOLENZA chiama VIOLENZA

Non ho una soluzione, non ho le capacità e la forza per trovare una via d'uscita, so però per certo che non è con l'uso della forza che se ne esce. Ne oggi, ne mai. 

Il mio nome è mai più è il titolo di una canzone che ha lasciato il segno nella mia vita e 16 anni dopo l'ascolto con la speranza che domani non debba essere un giorno di bombe, da qualsiasi parte arrivino



Ora posso solo compiere gesti simbolici. Certamente accenderò un lumino e correrò

Domani correrò per le vittime, per i loro familiari, per i mussulmani miei Amici che vengono oggi guardati con sospetto, per mio figlio Leonardo che abbia la capacità un giorno di capire quello che per me è incomprensibile e che abbia la forza e l'equilibrio di discernere il bene dal male usando la ragione e non l'istinto

Spero che creda nella solidarietà dei Popoli con tutto se stesso come ci credo io.

Lo dico e lo urlo:
IL MIO NOME E' MAI PIU'


2 commenti:

  1. Condivido pienamente ciò che hai scritto, lo trovo genuino e privo di retorica. Spero che tanti, mi piacerebbe pensare tutti, riflettano su quello che siamo (inteso come "razza umana") abbiamo infinite risorse per migliorarci, ma spesso le utilizziamo per regredire e buttare all'aria milioni di anni di evoluzione.
    Sono convinto che ci sia una soluzione, magari difficile da attuare, ma sono stato un sognatore e a volte lo rammento, così sogno un mondo senza armi, ipocrisia ed ignoranza, lo faccio per i nostri figli e cercherò di insegnarlo al mio piccolo Diego, così che i nostri cuccioli possano vivere un domani privo di paure!
    Uniamoci! Corriamo per la PACE!

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