lunedì 14 settembre 2015

Considerazione su Il Giro del Morto e Running in the Rain di Pier Marco Gallo

Approfitto del racconto di Pier Marco Gallo per una considerazione per alcune segnalazioni ricevute dopo la corsa di ieri alla Valmilana. Qualcuno a ridosso dell'arrivo, come scritto ieri, ha sbagliato strada, altri in alcuni tratti hanno avuto il dubbio su quale fosse la strada da prendere in qualche bivio.
Io stesso in un paio di circostanze ho dovuto rallentare per scorgere le frecce a terra per prendere la direzione corretta. Le indicazioni non mancavano e le difficoltà riscontrate le addosso alle condizioni climatiche pessime, quindi alla poca luce solare e ovviamente alla stanchezza di noi podisti. Con il senno di poi (facile scrivere a giochi fatti) visto il nubifragio, serviva qualche persona in più sul percorso, anche se nel complesso nessuno si è perso e chi ha perso qualche posizione l'ha presa con il giusto spirito con cui si vivono le nostre corse amatoriali.

La foto è solo esplicativa per rendere l'idea in quali condizioni si sia corso ieri


RUNNING IN THE RAIN di Pier Marco Gallo

Correre non sotto, ma nella pioggia. Giro del Morto bagnato, molto bagnato. Cronaca di una mattinata davvero speciale. Si arriva presto, verso le 8.15 con cielo nuvoloso, ma non minaccioso. Fiducia sopra il 50% di correre senza bagnarci. Ancora pochi in giro e pochi alle iscrizioni. Due chiacchiere ed in tanti iniziano ad arrivare. E’  il momento di  cambiarsi. Un po’ di riscaldamento? No, perché inizia a piovere. Prima qualche goccia rada, ma poi la pioggia si fa davvero consistente. Sono le nove ed è quasi buio. Via in macchina alla ricerca di un qualcosa da aggiungere alla solita maglietta della società. Qualche intrepido si riscalda, o meglio si becca una dose industriale di pioggia. Compaiono le divise più strane ed i cappellini più colorati. Si cerca in ogni modo di ripararci dalla pioggia ben sapendo che si finirà zuppi dalla testa ai piedi. “Parto, non parto” questo è il dilemma. Si avvicina uno  della “nostra” gli over 65…”Mi sono iscritto, ma non parto, piove troppo”. Io penso di non partire. Riscaldamento zero e so già che poi dopo un paio di km le gambe presenteranno il conto. “Ma si non parto, peccato, pero!” Enrico Carminati chiama. Sono quasi le 9.30 e piove molto. Mi metto in fondo al gruppone e penso. “Ormai sono bagnato, tanto vale partire piano e fare la gara senza forzare troppo”. Si parte, si cerca nei primi metri di schivare le pozzanghere, ma poi si lascia perdere. Il passo è buono ed inizio a superare un po’ di gente. Dopo poco più di  1 km nello sterrato ci becchiamo un tuono da paura. Il gruppone si fa piccolo, piccolo e qualcuno torna indietro. Si continua sotto l’acqua in un alternarsi di salite discese (poche). Si arriva al “salitone”, il terzo, credo. Ci siamo già sgranati molto.  Io continuo nella mia corsa ancora un po’ controllata, ma sempre più fiduciosa di non risentire di problemi muscolari. Piove sempre e nello sterrato è davvero difficile stare in piedi. I km passano veloci e poi c’è sempre la compagnia di qualcuno che un po’ va avanti ed un po’ si fa superare. Ancora una salita verso la fine del 9° km. “E’ l’ultima?” chiedo. “No c’è ancora quella del Castello, breve ma tosta”. Arrivo alla salita del Castello che ho appena superato due “della mia”…sono quarto allora!!! Bella soddisfazione e gambe a mille. In discesa, che è il mio terreno preferito, mi lancio al massimo. Le gambe girano bene e posso forzare come voglio. Strana e bella sensazione quando si corre in scioltezza. Arrivo in fondo alla discesa ed attacco il rettilineo finale. Mi “butto” letteralmente sulla strada, non voglio farmi riprendere da quelli “della mia” e ci riesco. Chiudo in poco più di 1 ora e 3’. Sono un poco più lento dello scorso anno, ma allora la pioggia non c’era. Non so ancora come sono arrivato in classifica, ma poco importa, sono davvero contento della mia gara e di aver deciso di correre sotto la pioggia. A proposito: i “matti” erano, anzi eravamo, 172…. Ciao Pier Marco Gallo

3 commenti:

  1. Ero anche io molto indeciso, anzi avevo già detto che non sarei partito nonostante avessi tra le mani il pettorale. Pier Marco aveva molti dubbi....ma al richiamo di Carminati l' ho visto partire deciso a partecipare. A questo punto ho lasciato i dubbi e sono partito !!!! Ho concluso il percorso in 1 ora e 5 min. E' mio dovere ringraziare Pier Marco perchè senza di lui sarei stato a guardare partenza e arrivo !!!! Luigi Marchese

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  2. Verso il 5° km mi ha passato in tromba. Grande Gallo.Anche per le cose che scrive.Grazie!!!!!! Il giro del morto non lo dimenticherò di certo. Esperienza unica (sono un neofita anche se anziano)

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  3. Ho cercato di prendere Gallo sul rettilineo finale, ma ho chiuso subito dietro, filava come un treno. Sono uno dei tanti che ha sbagliato strada all'imbocco della discesa del canneto, devo ringraziare lo sconosciuto podista che mi seguiva e che mi ha richiamato con un urlo. La mia prima corsa sotto la pioggia, entusiasmante nonostante la modesta prestazione, la ricorderò per un pezzo.

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