giovedì 7 maggio 2015

Il Grandangolo di Pier Marco Gallo

A SPINETTA 7^ BIBENDUM RUN. A TREVILLE TRITTICO DEL MONFERRATO
Molte le gare nel lungo ponte della settimana appena trascorsa. Venerdì 1° Maggio due  le gare in provincia. Si gareggia a Spinetta Marengo con l’AICS presso il  centro sportivo della Michelin, per una 10 km tutta decisamente in piano con un lungo rettilineo in partenza, un po’ di sterrato ed altri lunghi rettilinei in asfalto.
Ma se il panorama, tranne che nel centro sportivo Michelin, non è dei più attraenti, la gara, con il suo buon chilometraggio, impegna parecchio. Tra competitivi e non 220 al via con quasi 190 classificati nella prova agonistica. Vittoria per Gianluca Catalano della SAI in 35’09” su Diego Picollo dei Maratoneti, non proprio a suo agio su questo tipo di percorso, e per Elizabeth Garcia Sange Running 42’06” su una sempre sorprendente Susanna Scaramucci Atl Varazze /Ovada in Sport. Tra  gli acquesi ATA ennesima ottima prova per Achille Faranda 4° assoluto in 36’12” e 1° di categoria e brava anche Luciana Ventura 151^ e 14^ donna. Bene  anche gli Acquirunners 44° Giuseppe Torielli 4° in categoria, 45° Mauro Nervi, 91° Pier Marco Gallo 2° in Categoria. Buona prova anche per l’acquese in forza ai  “Maratoneti Genovesi” Piero Garbarino 85°. Buona tutta l’organizzazione della gara, la logistica ed i premi ai migliori assoluti e di categoria. Il dopo gara decisamente piacevole con un pranzo a prezzo molto contenuto.
 Sempre il 1° Maggio a Cellamonte ha preso il via la 1^ Tappa del 2° Giro del Monferrato ottimamente organizzato da   Maurizio Di Pietro apprezzato atleta/tecnico della Solvay. Al via 90 atleti sui 6 km di un tracciato per così dire “nervoso”. Seconda frazione a Sala Monferrato con 10.8 km e 93 classificati. Terza ed ultima tappa domenica mattina a Treville con una cronoscalata di 4.5 km davvero impegnativi ed in parte su sterrato. Classificati 77 atleti  e, a seguire, classifica finale che comprendeva solo quelli che avevano portato a termine le tre prove. Percorsi impegnativi in ognuna delle tre prove e panorami davvero da cartolina in quest’angolo di Monferrato dove il tempo sembra essersi davvero fermato. Da vedere ed ammirare. Vittoria e nomina a “Marchesi del Monferrato” per due Solvay: Alex Zulian ed Ilaria Bergaglio. Per i nostri atleti 5° posto assoluto per Simone Canepa ed 8° per Angelo Panucci entrambi Acquirunners. Nella terza tappa, la cronoscalata, belle prove per Mauro Nervi Acquirunners 34° e Concetta Graci ATA 42^ e quarta donna. Riavvolgendo il film della manifestazione non ci si può esimere dall’andare alla seconda tappa dove  si è sfiorato il dramma per un grave malore che ha colpito subito dopo l’arrivo Lauro Tiengo Over 65 in forza all’Atl Novese. Prontamente soccorso dal personale medico e dell’ambulanza è stato rianimato e trasportato all’ospedale di Alessandria. Davvero efficace il lavoro di sanitari e volontari dell’ambulanza ai quali si può solo dire un grandissimo “grazie” ed ai quali va la riconoscenza di tutto il mondo podistico.
Incidenti di questa specie non sono purtroppo infrequenti tra gli agonisti e ripropongono ancora una volta la necessità di controlli medici davvero appropriati al fine di garantire la sicurezza non solo di chi corre, ma anche delle società sportive e di chi le gare organizza e che, comunque, accadimenti di questo genere anche al di fuori di una soggettiva responsabilità, turbano parecchio. Sappiamo che spesso queste visite mediche per quanto severe non rappresentano l’assoluta sicurezza che ad un agonista un fatto del genere non possa accadere, ma  ci viene da credere, ma solo in via ipotetica, che anche questi controlli siano, ancorché codificati, largamente soggettivi e quindi lasciati alla discrezionalità di chi li effettua. Sappiamo di camminare su di un terreno minato e non vogliamo fare colpe a nessuno, ma tanti di noi sanno a cosa ci riferiamo e sanno anche che qualche volta l’idoneità sarebbe stata cercata o meglio “inseguita”, ma questa nostra ipotesi ci porta a credere che molte volte siamo noi stessi a farci del male, siamo noi stessi a non capire che è il momento di stare un po’ fermi, magari farci un anno “sabbatico”, esserci si ma senza gareggiare, senza stressarci con la competizione per poi riprendere il nostro cammino un anno dopo con il fisico che si è rigenerato. E’ un consiglio per tutti noi: “non facciamoci del male da soli, non portiamo il nostro fisico al limite della tolleranza”. Faremo un grande favore a noi stessi, alle persone che ci sono care, alla nostra società sportiva  ed a quelli che organizzano le gare. Ci possiamo tutti riflettere un momento…grazie!!!
                                               Pier Marco Gallo

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