mercoledì 22 marzo 2017

Road to Boston... Ho realizzato il mio sogno

La proposta di seguire da vicino la spedizione oltreoceano di un atleta mi ha subito attirato, se poi il podista in questione sa usar bene anche la penna il piacere è doppio.

Ecco il primo lancio di quella che sarà la Maratona di Boston di Massimiliano Doria

Road to Boston – Part.1

Parlando di maratone, la mia mente non può che andare a Boston, forse sarò controcorrente, forse sarò choosy, ma quella con ma M maiuscola per me è proprio lei.

Non appena parenti, conoscenti e gente comune apprendono che sono un maratoneta, la domanda che mi sento rivolgere  è sempre: "Hai corso la Maratona di New York?"... A questo punto inizio a spiegare che nonostante la maratona di NYC sia forse la più universalmente conosciuta, il vero sogno erotico di ogni runner che si rispetti è invece Boston: la più antica, la più selettiva e la più di difficile qualificazione. Correre Boston, per me è sempre stato un sogno ed un obiettivo.

La manifestazione è stata fondata nel 1897 e si corre sempre il terzo lunedì di Aprile in concomitanza del Patriot's Day. Attualmente l'evento attrae circa 500.000 spettatori che fanno da cornice ad un percorso odiato e amato, con le sue pendenze, le colline e la celeberrima heart-break hill: una salita di 800 metri esattamente al 32-esimo km...

Dopo essersi qualificati, il difficile non è ancora finito perché trovare una sistemazione in hotel per quel week-end è davvero arduo e i prezzi molto salati. La città è intasata da atleti, appassionati e curiosi che non vogliono perdere questa maratona che si piazza nella  top-5 degli eventi sportivi americani.

Il percorso prende il via dalla cittadina di Hopkinton, snodandosi attraverso Ashland, Framingham, Natick, Wellesley, Newton e finalmente  Boston, terminando a Boylston Street nel centro città. E' quindi una maratona "on-way" che attraversa zona residenziali, cittadine e che pennella colline con saliscendi spezza-gambe... il tutto spesso con un contorno di forte vento... Insomma ogni cosa contribuisce a rendere questa maratona speciale, proprio per la difficoltà intrinseca che rappresenta... dal parteciparvi al terminarla!

Nonostante negli ultimi anni abbia sempre avuto tempi degni di qualificarmi a Boston, ho sempre rinunciato per questioni economiche, lavorative e/o famigliari... Ma quest'anno, grazie anche alla mia tessera frequent flyer, ho deciso che era l'anno giusto per partecipare, per essere qualifier e soprattutto official participant!

Ho realizzato il mio sogno e la data si avvicina.

Massimiliano Doria

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