giovedì 29 gennaio 2015

Run Card.. ne vale la pena?

La Run Card, per tanti podisti e qualche organizzatore, è ancora poco conosciuta e di recente la Fidal Piemonte ha diramato l'istruzione per l'uso. Tutto chiaro? Forse. Con l'aiuto di chi è da più tempo nel mondo del podismo ecco una semplificazione:

Runcard praticamente sostituisce il cartellino giornaliero: è più costosa ma vale un anno; inoltre mette tutte le responsabilità sulle spalle degli organizzatori, che devono controllare se il certificato medico è in regola (cioè contenga la dicitura atletica leggera) e che devono conservarlo nei propri archivi).

(Mario Pazzona mi segnala ed io me l'ero persa, che alla scadenza dell'anno non è più possibile ripetere la Run Card per la partecipazione alle corse: file run card 2015 Fidal)

Come si può ben capire, il vero vantaggio è il tesseramento annuale: chi non si trova in regola, si regolarizza per un anno intero, viene inserito nelle classifiche ma non ha accesso ai premi.

D'altra parte è un passo indietro sotto molti altri punti di vista:
1) se non affiliati alla IAAF (presso la loro federazione), gli stranieri non residenti possono partecipare solo a gare internazionali;
2) in queste gare, dovranno presentare un certificato medico con la dicitura atletica leggera alla società organizzatrice, che deve controllare la validità del certificato, archiviarlo e conservarlo, assumendosi di fatto la responsabilità del tesseramento;
3) la società organizzatrice deve trasmettere al delegato tecnico la lista degli atleti in possesso di runcard 24 h prima dell'inizio della gara.

... in definitiva, la runcard può essere utilizzata dagli italiani (ma è meglio tesserarsi presso una società, conviene di più) oppure dagli stranieri che partecipano a grandi maratone internazionali (i cui organizzatori sono gli unici che possono farsi carico dei costi burocratici connessi all'emissione della runcard: nell'anno dell'expo non mi sembra una grande trovata!!!).

Insomma dopo un anno di progressi (convenzione con gli EPS e delega parziale dell'attività master a questi soggetti; trasferimenti di società gratuiti; tesserino giornaliero che si poteva fare in loco previa presentazione del certificato medico; ecc.), quest'anno mi sembra siano stati fatti molti passi indietro.







2 commenti:

  1. In effetti non si vedono grandi vantaggi a fare la RUNCARD, visto che costa 30,00€ e dovrebbe consentire agli atleti di avere gli stessi vantaggi dei tesserati FIDAL sarebbe stato più giusto assegnare anche i premi di classifica. Per gli italiani che facevano il tesserino giornaliero è un vantaggio perchè risparmiano e sono in regola tutto l'anno.
    Da parte mia da quest'anno metto dei premi in natura ai primi 3 uomini e donne tesserati EPS o RUNCARD nelle gare che organizzo. La federazione non vieta di assegnare delle rpemiazioni speciali
    G

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