venerdì 24 ottobre 2014

Mazzetti, una storia artigiana

Gita alla distilleria Mazzetti su invito del runner Fabrizio, che insieme ai suoi familiari ha ereditato i segreti dell’arte distillatoria. Veniamo subito accolti dal profumo delle vinacce, ingrediente principale della produzione della grappa, queste provengono principalmente dalle cantine del Monferrato, altre dalle zone tipiche di produzione dei grandi vini piemontesi Barolo, Nebbiolo, Dolcetto, Ruchè, senza dimenticare..
alcune realtà di nicchia come le vinacce di Albarossa e quelle di Timorasso, vitigni abbandonati negli anni in cui si dava la preferenza alla quantità piuttosto che alla qualità e riscoperti recentemente.
Dopo aver visto le vasche in cui vengono accumulate e schiacciate le vinacce, scendiamo al piano inferiore della storica costruzione in tufo e mattoni dove si trova il museo della grappa. La storia della distilleria Mazzetti inizia nel 1846 e nel seminterrato sembra di fare un tuffo nel passato, tra alambicchi di costruzione francese a fuoco diretto del secolo scorso, oggetti vari di uso comune, foto degli antenati e della stazione dei tramways(tramvai in piemontese) da dove partivano le casse di grappa.
La produzione attuale di grappe e grappe invecchiate avviene in alambicchi a vapore,  le grappe vengono poi conservate in botti di rovere e barrique che possono essere di legno di rovere o castagno per i distillati derivati dalle vinacce di vini più robusti o di legno di alberi da frutto per conferire, invece delle note fruttate e floreali.
Una nota di bio edilizia, è stata conservata una vecchia caldaia con tutte le sue tubazioni in rame che ora viene utilizzata per il riscaldamento e come combustibile vengono usate le vinacce appena distillate sia per il riscaldamento sia per produrre il vapore necessario alla produzione, veramente a impatto zero.

La distilleria Mazzetti merita una visita per premiare un’eccellenza artigiana del territorio, per un viaggio nella conoscenza di chi eravamo per capire chi siamo, per una visita sensoriale e testare con mano le qualità artigiane e imprenditoriali di una famiglia, la Mazzetti, che resiste alla crisi, riuscendo ad aprirsi a nuove opportunità come l’esportazione e il turismo. Grazie Fabrizio, grazie Antica distilleria di Altavilla!

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